Incendi in Sicilia, stato d’agitazione dei lavoratori Forestali

Incendi su tutto il territorio, acri e acri di terreni, boschi e colture andate distrutti: disastro ecologico di difficile recupero. Pochi giorni di vento di scirocco, e come ogni anno, la Sicilia ne esce ferita mortalmente.

CALTANISSETTA – Decine di incendi su tutto il territorio, acri e acri di terreno, boschi e colture mandate in fumo, un disastro ecologico che sarà difficile recuperare e che richiederà comunque diversi anni, se non decenni.

A Niscemi zona Pisciotto è stato devastato il patrimonio boschivo della Sughereta circa 10 ettari,  oltre 300 ettari prevalentemente caratterizzate da campi no coltivati vigneti e uliveti abbandonati.

Altri incendi hanno interessato tutta la Provincia di Caltanissetta.

Da sempre il Sindacato SNAF – FNA  sostiene la stabilizzazione dei forestali e che i  lavoratori forestali non sono un numero eccessivo ma, sono produttivi e utili per il territorio della Sicilia perché non dimentichiamo che il territorio siciliano è un territorio molto a rischio per quanto riguarda l’instabilità idrogeologica

A farne parole è il vice segretario regionale FNA Manuel Bonaffini che dichiara « Lo stato di agitazione dei Lavoratori forestali antincendio è per la mancanza dello stipendio di Giugno che ormai come spesso ripetiamo è una normalità prenderli  quando hai tempo e quando fa comodo.  

 Per quanto riguarda il sistema di viabilità di pulizie dei fiumi dei laghi di tutto quello che comprende l’utilizzo di questi lavoratori non ci chiediamo perché lasciarli a casa? a chi giova questo ? Come mai oggi con un governo del cambiamento non si pone questo problema ? perché avere una forza lavoro con 22000 lavoratori forestali farli lavorare 4 mesi o sei mesi o 78 giorni  e poi lasciarli a casa? noi questo non lo vogliamo. Vogliamo dimostrare al Governo Regionale  che è fattibile stabilizzare lavoratori forestali e che ci siamo stancati di essere chiamati non solo precari ma, parassiti del sistema.

 Noi non lo siamo, vogliamo lavorare ma soprattutto dare un contributo significativo affinché il territorio siciliano non venga giù ma, rimanga in una situazione di benessere per tutto quello che rappresenta anche per il turismo che ancora oggi non decolla perché non ci sono infrastrutture non ci sono servizi manca tanto e noi possiamo dare un contributo significativo

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