Il Circolo PD Guido Faletra: “La situazione complessiva della medicina ospedaliera e territoriale nella nostra città e nella nostra provincia è molto preoccupante”

CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La situazione esplosiva a carico dei cittadini che hanno diritto alla salute e dei lavoratori del sevizio sanitario
di questo territorio è ormai ad un punto di non ritorno. Turni massacranti per ausiliari e personale paramedico non possono non riflettersi sulla qualità del sevizio prestato e contemporaneamente, per gli utenti, ottenere assistenza in tempi brevi è diventata spesso una chimera irraggiungibile.
Purtroppo oggi tantissimi pazienti si affidano alle cure dei presidi ospedalieri pubblici delle città metropolitane che in questi anni hanno avuto attenzioni ed enormi disponibilità economiche dalla politica regionale, a discapito dei presidi come il Sant’Elia, che vive oggi una situazione di grave difficoltà. In questo senso i dati relativi alla mobilità passiva interprovinciale sono molto più che significativi e costituiscono una voce chiave tra le spese in negativo della nostra ASP.
Negli ultimi anni, inoltre, molti medici hanno preferito optare per una ricollocazione nelle strutture private, probabilmente stanchi delle enormi difficoltà (causate spesso alla carenza di personale) e dell’eccessivo carico di responsabilità al quale devono far fronte nelle strutture pubbliche.
Nei prossimi mesi l’Asp di Caltanissetta dovrà emanare gli atti aziendali con i quali verranno definite le dotazioni organiche (mediche ed infermieristiche) dei singoli reparti, un passaggio fondamentale per comprendere quale sia l’intendimento della dirigenza a salvaguardia dell’ospedale Sant’Elia e dell’intero territorio.
Ci auguriamo che vengano indetti al più presto i concorsi per primario negli innumerevoli reparti che da anni, in modo vergognoso, sono sprovvisti di dirigente medico. Anche la nuova piastra operatoria, costata milioni di euro, oggi non riesce a ‘decollare’, anche a causa della carenza di anestesisti.
Il Trauma Center, nonostante il governo Musumeci lo abbia declassato a Ctz, se finalmente realizzato, può costituire una grande opportunità, anche per il conseguente potenziamento di neurologia, neurochirurgia, ortopedia e chirurgia.
Razionalizzare e implementare il personale medico e infermieristico al Pronto Soccorso è una priorità alla quale fornire risposte adeguate in tempi brevissimi, ben prima che vengano espletate le procedure concorsuali.
Così come va ripensata la continuità assistenziale tra Ospedale e Medicina del Territorio (poliambulatorio, guardie mediche e rapporto medici ospedalieri – medici di medicina generale), per evitare gli accesi inappropriati all’ospedale ed il disorientamento dei cittadini appena dimessi dalla struttura pubblica.
La situazione complessiva della medicina ospedaliera e territoriale nella nostra città e nella nostra provincia è dunque molto preoccupante, il governo regionale è evidentemente concentrato sulle aree metropolitane, la deputazione nissena sembra essere totalmente sopita e qualcuno pare anche aver dimenticato che il
ministro alla Salute (Giulia Grillo, 5 stelle e peraltro siciliana) è del suo stesso schieramento.
Ci auguriamo inoltre che lo scivolone del sindaco Gambino, che non ha invitato le parti sociali e gli ordini professionali alla conferenza dei sindaci svoltasi nella giornata di mercoledì, sia stata solamente una svista dettata dall’inesperienza. Non vorremmo che gli errori del passato vengano reiterati, poiché il confronto tra politica, management aziendale, parti sociali ed ordini professionali è la base dalla quale ripartire per trovare delle soluzioni immediate agli innumerevoli problemi della Sanità. Ci sconforta l’evidente approccio, da parte dell’amministrazione, senza una visione politica e programmatica tra le parti e gli attori del settore. Le parti sociali vanno coinvolte ed invitate non solo nelle commissioni consiliari ma anche nei tavoli nei quali è possibile un confronto tra tutte le parti.
Per quanto ci riguarda non assisteremo inermi e seguiremo da vicino l’evolversi della situazione, continuando a discutere con le parti sociali e gli ordini professionali, pronti al dialogo con qualsiasi parte politica, affinché non si perpetrino ulteriori scippi nei confronti di un territorio considerato, ai piani alti, mera terra di conquista.
Circolo PD Guido Faletra

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