“Ha aggredito la maestra della figlia”, chiesta conferma condanna per madre

GELA – La riteneva responsabile di aver picchiato la figlia, che all’epoca dei fatti frequentava la scuola materna. La madre della piccola si sarebbe scagliata contro la maestra, secondo le accuse per vendicare quanto accaduto. La donna, difesa dall’avvocato Vittorio Giardino, sia in primo che in secondo grado venne condannata a dieci mesi di reclusione. Per i giudici, avrebbe causato un forte stato di shock alla maestra, che escluse di aver mai picchiato la bambina. La procura generale, nel giudizio bis in Corte d’appello a Caltanissetta, ha chiesto la conferma della sentenza, ritenendo l’imputata responsabile di lesioni e violenza privata. La difesa, prima di arrivare al nuovo giudizio di appello, ha ottenuto un annullamento dalla Corte di Cassazione. I giudici romani hanno indicato la necessità di rivedere alcuni aspetti del caso, legati soprattutto alla relazione medica, che secondo la stessa difesa avrebbe prolungato ben oltre il necessario il periodo di prognosi dell’insegnante, in assenza di gravi ferite.

Per la procura generale, però, la condanna è da confermare, come chiesto anche dal legale della maestra, l’avvocato Davide Limoncello. La donna che sarebbe stata colpita, infatti, si è costituita parte civile nel giudizio, richiedendo di ottenere il riconoscimento del diritto al risarcimento dei danni.

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