Gela, torna dopo cinquant’anni la processione del Santo Padre

Una spettacolare processione a Gela per celebrare il santo protettore della gente di mare, per pregare per il porto di Gela e per i tanti migranti che hanno perso la vita nel Mediterraneo. La statua lignea «do’ Santu Patri», domenica pomeriggio, ha attraversato il golfo di Gela.

Una tradizione che ritorna dopo 50 anni. L’effige del XVII secolo della statua di San Francesco di Paola, ereditata dai Padri Minimi che reggevano la chiesa e l’annesso convento (oggi Orfanotrofio Regina Margherita), è stato oggetto di grande venerazione dei pescatori e dei marinai, insignita del Tonson d’oro, prezioso collare che la famiglia borbonica del Regno delle due Sicilie, assegnava alle statue ritenute miracolose. Quest’ultima è stata restaurata dalla ditta Antonio Teri di Partanna ed è stata finanziata dalla famiglia Brunetti a capo della Sicilsaldo.

La statua di San Francesco di Paola, è partita dal porto isola ed è stata accolta al porto Rifugio di Gela. Dopo lo svelamento, ha avuto inizio la processione in mare, la cosiddetta «varchiata» accompagnata dalle imbarcazioni dei pescatori, diportisti e marinai gelesi. di  (gds.it)

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