Un importante traguardo per la chirurgia oncologica arriva dall’Ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela, dove il dott. Alessandro Buttafuoco, direttore della Chirurgia Generale da poco più di un anno, ha eseguito con successo un intervento di asportazione di un tumore del retto basso mediante una tecnica laparoscopica mininvasiva di ultima generazione.
L’operazione, interamente condotta in laparoscopia, ha previsto l’asportazione del tratto rettale interessato dal tumore senza ricorrere a incisioni addominali: il campione operatorio è stato infatti estratto attraverso l’ano grazie alla tecnica “Pull Through”, con successiva ricostruzione anastomotica tramite la Transanal Transection Single Stapled Anastomosis (TTSS), metodica di recente introduzione ideata dal prof. Antonino Spinelli dell’Università Humanitas di Milano.
Una procedura complessa e altamente innovativa che consente di ridurre al minimo il trauma chirurgico, favorendo un recupero più rapido e minori complicanze post-operatorie.
L’intervento rappresenta un nuovo segnale di eccellenza per la Chirurgia Generale dell’ospedale gelese, che – nonostante le difficoltà strutturali e un organico ridotto a soli cinque chirurghi sui dieci previsti – ha visto un incremento significativo dell’attività operatoria.
Emblematico il dato relativo alle colecistectomie laparoscopiche, passate in un solo anno da 10 a 130 interventi. A questi si aggiungono numerose operazioni di chirurgia oncologica colo-rettale, tutte eseguite con approccio mininvasivo.
Il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, dott. Salvatore Ficarra, ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dal reparto, confermando il suo costante impegno nel reperire nuove risorse umane e materiali a sostegno dell’attività chirurgica del presidio gelese.
Il dott. Buttafuoco, noto per la sua riservatezza e dedizione al lavoro, ha deciso di rendere pubblica la notizia dell’intervento non per fini autocelebrativi, ma per difendere e valorizzare l’immagine dell’Ospedale di Gela, spesso oggetto di critiche non fondate.
La lista d’attesa di oltre 500 pazienti è la dimostrazione tangibile della fiducia che la comunità ripone nella sua équipe e nella qualità dell’assistenza offerta.
“Non si tratta solo di un risultato tecnico – ha dichiarato il dott. Buttafuoco – ma del segno che, anche in un contesto difficile, è possibile fare chirurgia di alto livello se si lavora con competenza, passione e spirito di squadra.”
Con questo risultato, l’Ospedale di Gela conferma la propria volontà di crescere e di diventare un punto di riferimento per la chirurgia mininvasiva oncologica nel territorio siciliano.























