Disagi viabilità e raddoppio Ss640: il sindaco Ruvolo scrive al premier Conte e lo invita in città

CALTANISSETTA – E’ stata trasmessa alla presidenza del Consiglio dei ministri la lettera del sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo, indirizzata al premier Giuseppe Conte, avente ad oggetto i disagi della viabilità delle aree interne della Sicilia, in particolare Caltanissetta e l’area del Vallone e le problematiche connesse ai lavori per il raddoppio della Ss640.

“Lungi dall’essere completati, i lavori hanno provocato continue chiusure, deviazioni e variazioni della viabilità in ingresso e uscita dalla città. Il nostro capoluogo è isolato, collegato con l’autostrada e gli altri centri della provincia da una viabilità secondaria disastrata e ulteriormente danneggiata dall’attraversamento continuo di mezzi pesanti. Per raggiungere la città di Caltanissetta è necessario attraversare strade al buio, spesso invase dal fango”, scrive in premessa il sindaco che ha invitato il premier Conte in città per un sopralluogo conoscitivo. La nota è stata trasmessa per conoscenza a tutti i deputati regionali e nazionali del territorio nisseno e al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.

“I lavori per il raddoppio della Ss640 non finiranno certamente prima del 2020, sebbene l’ultima data fissata in precedenza da Anas fosse il 2018 – scrive il sindaco -. A questo si aggiunge che il viadotto San Giuliano, la più importante via d’accesso alla città, è reso impercorribile a causa di problemi di staticità. I lavori per la messa in sicurezza del viadotto non potranno terminarsi prima del 2020. La ‘Strada degli scrittori’ doveva rappresentare un’opera infrastrutturale strategica per lo sviluppo del territorio nisseno come di tutto il centro Sicilia, ma purtroppo ad oggi si sono registrati soltanto danni e disagi, alcuni dei quali potrebbero essere irreversibili”.

Il riferimento del primo cittadino è alla problematica degli imprenditori nisseni fornitori di materiali, mezzi, manodopera e servizi nell’ambito dell’appalto, che vantano ingenti crediti e sono a rischio default. In tal senso il sindaco ha fatto presente che “si tratta di imprese iscritte in white list prefettizia dopo aver siglato protocolli di legalità molto stringenti per far parte della committenza dell’opera. Eppure rischiano il default per essersi esposti con gli istituti di credito al fine di garantire le forniture richieste”.

Si tratta di imprese che rappresentano il posto di lavoro di centinaia di famiglie in un territorio in cui la disoccupazione giovanile supera il 55%, il tasso d’occupazione è sotto il 40% e il tasso di disoccupazione si attesta al 30%. Per tale motivo il sindaco chiede “un intervento autorevole del Governo al fine di deliberare una moratoria sulle tasse finché non verranno soddisfatti i loro crediti e una forma di sostegno per le esposizioni con le banche”, oltreché un’azione decisa “per far ripartire urgentemente i cantieri nel rispetto dei contratti stipulati con i fornitori”.

In termini più generali il sindaco di Caltanissetta auspica che il presidente del Consiglio “possa condividere la necessità di sostenere lo sviluppo delle aree interne della Sicilia: Caltanissetta ed i centri del Vallone”. “Il nostro territorio – viene sottolineato nella lettera – è stato escluso dal Piano nazionale per le aree interne, non è inserito nelle zone economiche speciali. L’unico strumento straordinario che era stato finanziato per il nostro territorio, per un ammontare di circa 50 milioni di euro, era stato la zona franca per la legalità che non ha mai prodotto i suoi effetti, in quanto le risorse non sono state erogate”. Il sindaco si è reso disponibile ad affrontare le tematiche in un incontro a Roma qualora il premier valuti l’opportunità di organizzarlo e di ospitare il presidente Giuseppe Conte a Caltanissetta per toccare con mano quanto rappresentato nella nota.

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