Di Paola (M5S): “Gela rischia di perdere 39 milioni di euro e nove cantieri di opere pubbliche”

Il deputato regionale interviene sui fondi del Patto per il Sud: “Progetti in sospeso, ieri in Aula l’assessore Turano ha risposto a una nostra interrogazione parlando di ‘riprogrammazione’ delle risorse. Se i finanziamenti venissero destinati altrove, per la città sarebbe un dramma. La Regione piuttosto dia supporto tecnico al Comune per completare le progettazioni”.

 

“Gela sta correndo un rischio gravissimo, quello di perdere 39 milioni di euro di finanziamenti previsti dal Patto per il Sud e destinati a nove opere pubbliche”: è l’allarme lanciato dal deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, che sul tema aveva presentato a gennaio un’interrogazione per chiedere chiarimenti all’assessore Turano.

“Proprio ieri in Aula – riferisce Di Paola – l’assessore Turano ha risposto dicendo che in quattro anni il Comune di Gela non ha prodotto nessuna progettualità e dicendo che intende ‘riprogrammare’ le risorse. Questo ci stupisce perché, dal verbale dell’ispezione fatta a gennaio dalla Regione sullo stato progettuale dei nove interventi, è emerso invece che molti di questi erano già nella fase di progettazione esecutiva e quasi cantierabili. Oggi la parola ‘riprogrammare’ fa intendere che questi fondi possano essere destinati altrove e non a Gela. Se ciò avvenisse, sarebbe un vero e proprio dramma che si aggiunge alle altre situazioni critiche che la città sta vivendo”.

“Ci rendiamo conto – ricorda Di Paola – della mole di lavori di cui stiamo parlando? Si tratta di cantieri che modernizzerebbero la città dando ai cittadini maggiori servizi. Non si privino i gelesi di queste risorse – fa appello Di Paola –  piuttosto il governo Musumeci compia un atto di grande responsabilità, fornendo al Comune di Gela il necessario supporto tecnico per quelle progettazioni rimaste in sospeso, così da finalizzare gli interventi e non perdere i preziosi fondi del Patto per il Sud. Se non si potessero portare a compimento i progetti esistenti, si faccia comunque in modo che le risorse, in un’eventuale riprogrammazione, restino destinate alla città”, conclude Di Paola.

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