Coronavirus. Riunione in Prefettura del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, al via i controlli sulle nuove norme

Riunione in Prefettura del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Dott.ssa Cosima di Stani, alla presenza del Sindaco di Caltanissetta Gambino, del Questore Signer, dei Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, Col. Daidone,  della Guardia di Finanza, Col. Antonioli e del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing. Scarciotta.

Nel corso dell’incontro sono state messe a punto le nuove strategie di controllo coordinato del territorio da parte delle Forze di Polizia, alla luce del nuovo DPCM del 9 marzo scorso e delle direttive impartite dal Ministero dell’Interno. In particolare, saranno implementati i controlli presso gli esercizi commerciali  nonché la vigilanza per quel che concerne la mobilità, anche alla luce del divieto di ogni forma assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Il Prefetto ricorda che i casi nei quali la mobilità è consentita, previa autocertificazione che potrà peraltro essere oggetto di controllo da parte delle Forze di Polizia, sono i seguenti: comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Il Rappresentante del Governo evidenzia, inoltre, che in questo momento è altresì importante l’esercizio di un alto senso di responsabilità e forte coscienza civica da parte di tutti i cittadini e delle famiglie, che devono adeguare gli stili di vita e i comportamenti sociali alla particolare congiuntura, richiamando in particolare l’invito a “Restare in casa” espressamente rivolto dal Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, in relazione all’esigenza di permanere nelle proprie abitazioni, “limitando gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari” (art. 3, comma 1, lett. c. del DPCM 8 marzo 2020) oltre naturalmente al rigoroso rispetto delle norme di comportamento ampiamente diffuse, comportamenti tutti i quali, se adottati correttamente, possono ostacolare la diffusione del virus e la salvaguardia della salute pubblica. Anche il “distanziamento sociale”, come ha fatto presente il Dipartimento della Protezione Civile, è una misura assolutamente indispensabile nell’attuale fase ed è responsabilità individuale e collettiva attuarlo correttamente.

Il Prefetto, inoltre, rivolge anche un ulteriore invito ai rappresentanti istituzionali delle categorie produttive – con i quali peraltro è stata già tenuta lo scorso 8 marzo una apposita riunione di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – sull’esigenza di implementare al massimo la sensibilizzazione dei rispettivi associati sui contenuti delle nuove stringenti disposizioni nonché sulle indicazioni e norme di comportamento contenute nel provvedimento, oggetto peraltro delle informazioni degli organi di stampa e dei mezzi di comunicazione. Ciò con l’obiettivo di raggiungere e informare correttamente gli esercenti delle attività commerciali e, conseguentemente, tutta la cittadinanza.

Il Prefetto, infine, fa presente che la situazione nel territorio provinciale è oggetto di continuo monitoraggio da parte della Prefettura, delle Forze di Polizia, dell’Azienda Sanitaria  Provinciale e dalle Istituzioni competenti, affinché ogni misura di precauzione e prevenzione adottata possa conseguire la massima efficacia e che il medesimo Ufficio del Governo e le Forze dell’Ordine vigileranno costantemente sul pieno rispetto delle direttive e delle indicazioni contenute nel Decreto Governativo, con l’obiettivo di assicurarne la rigorosa applicazione e contenere le possibilità di contagio.  Ciò anche in quanto ogni comportamento assunto in difformità delle direttive impartite potrebbe essere oggetto di sanzione sia sotto il profilo dell’art. 650 del codice penale (“Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro“)  sia sotto il profilo di quanto previsto dall’art. 15 del decreto legge n. 14 del 9 marzo 2020 che espressamente prevede che “…..salva l’applicazione delle sanzioni penali ove il fatto costituisca reato, la violazione degli obblighi imposti dalle misure di cui al comma 1 a carico dei gestori di pubblici esercizi o di attività commerciali è sanzionata altresì con la chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni”.

A conclusione della riunione il Prefetto ha anche informato di voler invitare i Sindaci   a svolgere una forte azione di sensibilizzazione delle rispettive Comunità.

Ulteriori informazioni potranno acquisirsi attraverso i siti istituzionali in cui sono state pubblicate le domande più ricorrenti da parte dei cittadini, siti che sono raggiungibili anche attraverso i link appositamente previsti sul sito di questa Prefettura all’indirizzo http://www.prefettura.it/caltanissetta/multidip/index.htm .

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