Contrade non servite da Caltaqua, la consigliera Petitto sollecita il Sindaco

CALTANISSETTA – Il diritto “umano” dell’acqua pubblica deve essere garantito a tutte le famiglie di Caltanissetta! Nessuna famiglia nissena può essere privata, ancora, del bene primario dell’acqua pubblica!

Non è più ammissibile privare, ancora, dell’utilizzo dell’acqua pubblica le numerose famiglie nissene che risiedono nelle popolose contrade di Caltanissetta Niscima-Cozzo di Naro, Decano, La Piera, Gaddira ed altre site nelle zone limitrofe ove, com’è noto, è assente la rete idrica motivo per il quale non ricevono la distribuzione dell’acqua erogata da Caltaqua Acque di Caltanissetta S.pA.

Peraltro, le numerose famiglie nissene che vivono nelle suddette zone subiscono oltre al danno, anche, la beffa, in quanto, da troppo tempo, sono costrette a far fronte – pagando con le loro “tasche” – ai costi rilevanti scaturenti dall’acquisto dell’acqua mediante le autobotti dei privati,

Innanzi a tutto ciò il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, non può “dormire”. E’ doveroso ed urgente che il sindaco Gambino si “svegli”!

L’Amministrazione Comunale – sempre più disattenTa, insensibile ed incapace nel dare risposte alle più importanti problematiche di cui soffre la nostra città – nell’attesa della risoluzione del suddetto gravissimo ed inaudito problema, deve erogare, immediatamente, uno specifico contributo economico in favore di tutte le famiglie residenti nelle suddette zone per l’acquisto dell’acqua mediante le autobotti, un onere, sino ad oggi, sostenuto, ingiustamente, dai cittadini.

Oggi, per i suddetti motivi, a seguito di diverse segnalazioni pervenutemi da molti cittadini, ho depositato un’interrogazione (a risposta scritta) indirizzata al sindaco Gambino, il quale, oltre ad invitarlo, di fatto, ad adottare, urgentemente, le iniziative e gli atti occorrenti per erogare uno specifico contributo in favore delle famiglie nissene residenti nella citate contrade nissene per l’acquisto dell’acqua mediante le autobotti, dovrà “rendicontare” anche in merito alle iniziative concrete assunte, sino ad oggi (dopo avere amministrato per circa due anni e mezzo il Comune di Caltanissetta), per la realizzazione delle infrastrutture necessarie a garantire alle citate famiglie nissene il diritto “umano” dell’acqua pubblica!

Si allega il testo dell’interrogazione.

Avv. Annalisa Petitto – Consigliere Comunale

 

 

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

CONSIGLIERE COMUNALE PROPONENTE: AVV. ANNALISA PETITTO

 

Caltanissetta, lì 17 settembre 2021

 

INACCETTABILE PRIVAZIONE DEL “DIRITTO UMANO” DELL’ACQUA PUBBLICA – NUMEROSE FAMIGLIE DI CALTANISSETTA PRIVATE DELL’ESSENZIALE SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE IDRICA –

RICHIESTA DI CONTRIBUTO ECONOMICO ALLE FAMIGLIE NISSENE RESIDENTI NELLE C.DE NISCIMA – COZZO DI NARO, DECANO, LA PIETRA, GADDIRA E ALTRE LIMITROFE, PER ACQUISTO PRIVATO DI ACQUA CON AUTOBOTTI.

 

AL SINDACO DI CALTANISSETTA

ARCH. ROBERTO GAMBINO

 

Il sottoscritto Consigliere Comunale avv. Annalisa Petitto, espone e formula interrogazione al Sindaco di Caltanissetta – ed al competente assessore – in ordine a quanto segue.

Una delle più popolate e abitate zone della città di Caltanissetta, CONTRADA NISCIMA- COZZO DI NARO, DECANO, LA PIETRA, GADDIRA E ALTRE LIMITROFE, non è raggiunta dalla rete idrica e, conseguentemente, non riceve la distribuzione dell’acqua pubblica, oggi erogata da Caltaqua Acque di Caltanissetta S.pA, e ciò nel silenzio e nell’inerzia di Codesta amministrazione che in campagna elettorale si era impegnata per risolvere tale inaccettabile situazione ma che, di fatto, ormai a metà della legislatura, nulla ha ancora operato in tal senso.

Tale circostanza comporta che i residenti nella predetta zona – a cui incredibilmente nel terzo millennio è privato il diritto dell’acqua pubblica – sono costretti a far fronte alle proprie quotidiane esigenze (essenziali!) di utilizzo della risorsa idrica attraverso l’acquisto oneroso di autobotti d’acqua, non essendo, come sopra specificato, detta zona dotata delle infrastrutture specifiche che, di contro, il Comune ha il preciso obbligo di garantire.

Le predette contrade, come è noto, annoverano molteplici villini ed abitazioni, anche ad uso prima casa, ove risiede un rilevante numero di famiglie nissene.

Sebbene molteplici e diverse siano state le richieste dei predetti nisseni di poter quanto meno beneficiare di un contributo economico da parte di Codesto Comune, atteso che trattasi di una zona della città non adeguatamente dotata di infrastrutture e pertanto non servita da Caltaqua, ad oggi nulla è stato loro erogato ma, cosa ancora più grave, riscontrato.

Detto quanto precede

RITENUTO

un obbligo che Codesta Amministrazione intervenga affinchè anche i cittadini nisseni residenti nelle estese CONTRADE NISCIMA-COZZO DI NARO, DECANO, LA PIETRA, GADDIRA E ALTRE LIMITROFE, non servite da Caltaqua, e ciò per mancanza di infrastrutture specifiche di competenza di Codesta Amministrazione, debbano godere quanto meno – nell’attesa della risoluzione della grave ed inaccettabile problematica dell’erogazione idrica – di un congruo contributo economico da parte del Comune di Caltanissetta per far fronte alle ingenti spese dai medesimi sostenuti per approvvigionarsi, necessariamente, privatamente dell’acqua.

 

IL SOTTOSCRITTO CONSIGLIERE COMUNALE 

INTERROGA

 

IL SINDACO DELLA CITTA’ DI CALTANISSETTA

 

PER CONOSCERE:

  1. SE E’ INTENZIONE DI QUESTA AMMINISTRAZIONE PROVVEDERE CON UN CONTRIBUTO ECONOMICO DA EROGARE ALLE NUMEROSE FAMIGLIE NISSENE RESIDENTI NELLE CONTRADE NISCIMA-COZZO DI NARO, DECANO, LA PIETRA, GADDIRA E ALTRE LIMITROFE, ZONE NON SERVITE DA CALTAQUA, COSTRETTI AD ACQUISTARE PRIVATAMENTE L’ACQUA STANTE LA MANCANZA DELLE INFRASTRUTTURE NECESSARIE CHE IL COMUNE DOVREBBE GARANTIRE.
  2. OVE VI FOSSE TALE INTENTO CON QUALI SOMME E PER QUALE ENTITA’ SI INTENDA CONTRIBUIRE E A DECORRERE DA QUANDO.
  3. LE AZIONI CONCRETE, POLITICO-AMMINISTRATIVE, POSTE IN ESSERE DA CODESTA AMMINISTRAZIONE, DAL 2019 AD OGGI, PER RISOLVERE IL GRAVISSIMO ED INAUDITO PROBLEMA RELATIVO ALL’ASSENZA DI INFRASTRUTTURE NECESSARIE PER GARANTIRE IL “DIRITTO UMANO” DI NUMEROSE FAMIGLIE NISSENE DELL’EORGAZIONE DELL’ACQUA PUBBLICA PRESSO LE CITATE ZONE, SERVIZIO PUBBLICO ESSENZIALE DA TROPPO TEMPO, IMMOTIVATAMENTE, “NEGATO”.

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