La relazione annuale presentata al Parlamento da Mauro Palma, Garante nazionale dei detenuti, fotografa le carenze dei 191 penitenziari italiani.
L’analisi parte dall’esistenza di cortili con servizi igienici a vista, a “cubicoli” senza finestre, giungendo alla piaga dei suicidi e del sovraffollamento degli istituti di detenzione.
Una interrogazione sullo stato delle carceri italiane è stata presentata al Ministro della Giustizia dalla deputata del M5S Azzurra Cancelleri.
“La Sicilia presenta anche diverse strutture prive di impianti di riscaldamento e di possibilità di erogazione di acqua calda continuativa”, afferma Cancelleri.
In Campania, la capienza massima delle carceri è di 6.142 persone ma, al momento, i detenuti sono 7.660. A ciò va aggiunta l’endemica carenza di personale sanitario”.
A fare le spese delle condizioni di detenzione e sovraffollamento è anche il personale della polizia penitenziaria in servizio presso le carceri che si trova, nella maggior parte dei casi, in condizioni insostenibili di carenza d’organico e a dovere affrontare una serie di eventi critici (atti autolesionismo, tentati suicidi, risse).
“La correlazione tra stress del lavoro e i 252 casi registrati di suicidi avvenuti, dal 2010 al 2018, tra operatori delle Forze dell’ordine non è da sottovalutare, prosegue Cancelleri.
Si rende assolutamente necessario monitorare con costanza lo stato psicologico, mediante una più incisiva azione del Servizio Sanitario Nazionale e della figura dello psicologo”.
Alla luce di ciò ho presentato al Ministro della Giustizia un’interrogazione sulle iniziative intraprese e/o da intraprendere per carceri più dignitose e sicure e con corpo di polizia penitenziaria maggiormente formato e non lasciata sola nella sua delicata azione quotidiana”.