Caltanissetta. Reddito di cittadinanza, denunciati dalla Polizia di Stato due nisseni che da aprile beneficiano illecitamente del sussidio.

Si tratta delle prime due persone scoperte dalla Digos in questo capoluogo. Una lavorava in nero; l’altra ha invece omesso di comunicare di risiedere con un’altra persona che percepisce un reddito.

I poliziotti della Digos della Questura di Caltanissetta, hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica due nisseni, a vario titolo, per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Si tratta delle prime due persone scoperte in questo capoluogo. Entrambe dallo scorso mese di aprile beneficiano del sussidio introdotto dalla legge 28 marzo 2019, n. 26 e conosciuto come reddito di cittadinanza. Con l’introduzione della legge gli agenti della Digos nissena, nell’ambito delle attività di polizia finalizzate al controllo di contrasto all’evasione fiscale, del lavoro sommerso e alla lotta agli sprechi di denaro pubblico,hanno avviato mirate indagini per individuare casi di truffa aggravata per opera d’indebiti percettori. L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di accertare che alcuni beneficiari del sussidio economico non sono in possesso dei requisiti richiesti. Nello specifico il primo denunciato, nonostante avesse ottenuto la card prevista dal programma di governo, che in questi quattro mesi gli ha fatto ottenere circa duemila euro, allo stesso tempo ha svolto in modo continuativo prestazione di lavoro in nero. Diversa la posizione dell’altro indagato il quale, pur avendo ricevuto un sussidio inferiore, di fatto, ha omesso di comunicare di risiedere con un’altra persona che percepisce un introito consistente, al fine di non cumulare il proprio reddito con quello del convivente, ottenendo così una certificazione Isee alterata, sulla base della quale gli è stato erogato il sussidio. Sono ancora in corso indagini al fine di intercettare altri soggetti intestatari del beneficio economico, che avrebbero commesso eventuali ipotesi di reato.

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