Un altro pezzo della storia mineraria nissena è andato perduto. Il Castelletto del Pozzo Nuovo della Miniera Trabonella è crollato, lasciando dietro di sé solo macerie e amarezza. A denunciarlo è il Partito Democratico cittadino, che attraverso il responsabile Ambiente Ivo Cigna, lancia un nuovo, accorato appello all’amministrazione comunale e alle autorità competenti.
Il crollo si aggiunge a una lunga lista di strutture già compromesse: l’Edificio dell’Amministrazione della zona Luzzati, le Officine elettrica e meccanica, l’Impianto di Flottazione, l’Edificio della Lampisteria, i Calcheroni, i Forni Gill, la copertura della Tramoggia del Silos minerali terzi. Tutti immobili storici, ormai ridotti a rovine. Nonostante le numerose segnalazioni inviate negli anni, nulla è stato fatto per prevenire il disastro.
“La situazione è diventata insostenibile”, afferma il PD nisseno. “Si continuano a proclamare progetti di valorizzazione del patrimonio minerario, si parla di percorsi turistici e culturali, ma nei fatti si assiste solo all’abbandono e alla distruzione di luoghi che rappresentano la nostra identità.”
Negli anni a cavallo tra il 1999 e i primi Duemila, le amministrazioni comunali si erano attivate per acquisire e recuperare la Miniera Trabonella, promuovendo eventi e progetti concreti. Oggi, invece, si assiste a un totale disinteresse: recinzioni divelte, cartellonistica vandalizzata, servizi igienici e sentieri distrutti. Anche la bonifica ambientale, finanziata dal Ministero dell’Ambiente,è stata vanificata dalla mancanza di manutenzione e controllo.
La Miniera Trabonella, di proprietà del Comune e situata all’interno della Riserva Naturale Orientata “Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale”, versa in uno stato di abbandono totale. Discariche abusive, più volte segnalate, non sono state rimosse, ma nascoste all’interno di capannoni. I furti e i saccheggi continuano indisturbati, e la strada di accesso al sito è ormai quasi impraticabile, nonostante la presenza di aziende agricole e abitazioni nei pressi.
Stessa sorte per la Miniera Gessolungo, patrimonio della Regione Siciliana e inserita per legge nel Museo Regionale delle Miniere. Qui il degrado si manifesta in discariche abusive e nel totale abbandono delle strutture. Persino le indicazioni turistiche posizionate recentemente,con fondi GAL e PSR,presentano gravi errori: cartelli scambiati, nomi sbagliati, localizzazioni errate. Un segno, secondo il PD, della superficialità con cui viene trattato un tema tanto delicato.
Alla luce della situazione, il Partito Democratico di Caltanissetta chiede al Sindaco di convocare con urgenza un tavolo operativo, coinvolgendo tutte le autorità e i soggetti competenti, nonché i rappresentanti del Consiglio Comunale, per mettere in atto misure concrete e immediate volte a fermare la rovina del patrimonio minerario, a partire dalla Miniera Trabonella.
“Serve testa e cuore,conclude Ivo Cigna, per salvare ciò che resta della nostra civiltà mineraria. E serve subito.”























