Caltanissetta apre le sue porte ai tesori nascosti: torna “Le Vie dei Tesori”

Un viaggio tra storia, arte e memoria: Caltanissetta si prepara ad accogliere i visitatori per il nono anno consecutivo con Le Vie dei Tesori, il festival che valorizza il patrimonio culturale delle città italiane. Dopo la nascita a Palermo nel 2006, il festival ha fatto tappa nel capoluogo nisseno nel 2017, rivelando ai cittadini e ai turisti un patrimonio ricco e, per molti versi, ancora da scoprire.

Quest’anno l’appuntamento si terrà in tre weekend, dall’11 al 26 ottobre, con il sostegno del Comune di Caltanissetta e dell’assessorato alla Cultura guidato da Giovanna Candura. Al fianco del capoluogo nisseno, altre 15 città siciliane – tra cui Messina, Enna, Trapani e Ragusa – e Mantova, dove il festival è ormai consolidato.

Caltanissetta si racconterà attraverso luoghi inediti: dal prestigioso Palazzo Giordano in corso Vittorio Emanuele, che ospitò Ferdinando II di Borbone e sedi bancarie storiche, al piccolo parco “Sotto il Monastero”, vicino alla chiesa di Santa Chiara delle Clarisse di clausura. Sarà possibile visitare la casa natale dello scultore Michele Tripisciano, appena restaurata, e lo studio-atelier di Carlo Sillitti, oggi un vivace salotto culturale.

Un tuffo nel passato attende anche nella cripta settecentesca di San Domenico e nei reperti della chiesa di Sant’Antonino riemersi dall’ex Palazzo delle Poste. Lungo il percorso non mancheranno le tappe della storia industriale cittadina, come il Museo Averna e la Caserma dei Vigili del Fuoco, aperta per la prima volta.

Tra le novità di quest’anno, il piccolo museo dedicato a San Michele Arcangelo all’interno della Cattedrale Santa Maria la Nova e la Casa del Mutilato con cimeli delle due guerre mondiali. Riaprono anche il MuDes Museo del Design di Liborio Di Buono e l’ex palestra Bilotta, con esposizioni sul mondo dei Carabinieri, e la mostra del collezionista Filippo Ciulla, che racconta la memoria di Caltanissetta tra ‘800 e ‘900.

Visite saranno possibili anche al laboratorio del Museo Mineralogico dell’Istituto Mottura, a Palazzo Moncada con mostre di arte contemporanea, e alle sale dell’ex ufficio Tributi del Comune, dove sarà esposta la storia del palazzo e della famiglia Moncada.

Il festival non si limita ai tesori culturali: i visitatori potranno scoprire le eccellenze gastronomiche locali, dal panificio eroico di Maurizio Spinello al torrone Geraci, dalle olive e olio evo dell’oleificio Arkè alle Cuddrireddre di Delia, presidio Slow Food. Non mancheranno incontri con i racconti dei fogliamari e visite fuori porta tra le miniere dello zolfo, il borgo fantasma di Santa Rita e il borgo rurale dimenticato di Guttadauro, nel territorio di Butera.

Le visite saranno curate da centinaia di studenti dei sei istituti superiori della città, aderenti al Pcto promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale, che includono l’Istituto Manzoni-Juvara, l’Istituto Mottura, l’ITET Rapisardi, il Liceo Artistico Rosario Assunto, il Liceo Classico Linguistico Coreutico Ruggero Settimo e il Liceo Scientifico Volta.

Il gruppo di lavoro cittadino per Le Vie dei Tesori è composto da Pasquale Tornatore, Michele Mendolia Calella, Michelangelo Lacagnina (referente tecnico del Comune), Luigi Garbato, Carlo Mastrosimone, Luca Micciché (Pro Loco), Pascal Resta, Aurelia Speziale e Selene Tumminelli.

Con Le Vie dei Tesori, Caltanissetta si mostra in tutta la sua autenticità: una città che mescola la memoria mineraria, la nobiltà dei palazzi e la vitalità della creatività contemporanea, pronta ad accogliere chi vuole scoprirne i tesori nascosti.