L’Associazione di Promozione Sociale Noi per la Salute – Tina Anselmi, in partnership con l’Associazione Nazionale Sentire le Voci di Reggio Emilia, annuncia con entusiasmo l’avvio di un progetto dedicato alla creazione di gruppi di auto mutuo aiuto nel territorio nisseno.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di costruire una rete di sostegno emotivo e relazionale tra persone accomunate da esperienze di vita simili, puntando sulla forza dell’ascolto, della condivisione e della facilitazione. Il cuore pulsante del progetto è rappresentato proprio dai gruppi AMA (Auto Mutuo Aiuto), all’interno dei quali ciascun partecipante può esprimersi liberamente, ascoltare e sentirsi ascoltato, trovare un nuovo senso di appartenenza e rivalutare le proprie risorse personali.
La figura del facilitatore gioca un ruolo cruciale in questo contesto: non si tratta di un terapeuta, né di un esperto che offre soluzioni preconfezionate, ma di un punto di riferimento che accompagna il gruppo verso un dialogo autentico, stimolando riflessioni condivise e processi di crescita collettiva.
Il primo incontro pubblico è previsto per giovedì 8 maggio, alle ore 16, presso la Parrocchia San Biagio di Caltanissetta. Un’occasione aperta a tutti i cittadini per conoscere da vicino il valore del prendersi cura dell’altro e l’importanza, spesso trascurata, di saper chiedere aiuto.
Durante il pomeriggio si parlerà di silenzi che parlano, di ascolto profondo, di confronto costruttivo e della possibilità concreta di guardare i propri problemi da una nuova prospettiva, grazie alla relazione con gli altri. Partecipare a un gruppo di auto mutuo aiuto o intraprendere il percorso di facilitatore significa entrare in uno spazio di accoglienza, sicurezza, espressione dei sentimenti e sostegno reciproco.
“Quando si parla di gruppo – sottolineano i promotori – non esiste più un ‘io e voi’, ma prende forma un autentico ‘noi’. È proprio in questo ‘noi’ che risiede la forza del cambiamento”.
L’Associazione “Noi per la Salute – Tina Anselmi” si pone da sempre l’obiettivo di generare relazioni significative, e con questo progetto intende offrire alla comunità un’opportunità concreta per ritrovare senso, scopo e appartenenza. Informare, del resto, significa anche dare forma alla consapevolezza, e da qui nasce l’invito aperto a partecipare, conoscere, condividere.