Associazione LIGABUE onlus, Richiesta incontro sulla situazione della psichiatria a Caltanissetta all’Asp

Di seguito intero documento dell’Associazione dei familiari per la difesa delle persone con sofferenza psichica di Caltanissetta Ligabue onlus

Oggetto : Richiesta incontro sulla situazione della psichiatria a Caltanissetta, attuazione del Nuovo Piano Strategico Regionale sulla Salute Mentale, protocolli d’intesa

c. a. dott. A. Caltagirone

Con la presente sentiamo il dovere di comunicare:

nel darLe il Benvenuto a Caltanissetta, diciamo subito che siamo una associazione di familiari che opera per una migliore Salute Mentale nella nostra provincia ormai da ventisette anni e, tra i nostri scopi statutari, vi sono quelli di sensibilizzare le strutture sanitarie, gli enti locali e la società civile per avere servizi migliori, cure, programmi di riabilitazione e di inclusione sociale. In pratica tutto quanto si può fare per migliorare la qualità di vita delle persone sofferenti psichiche e dei loro familiari.

La situazione a Caltanissetta non è tra le migliori per una serie di motivi che nel tempo si sono accentuati e, in una società dove le patologie psichiatriche sono in aumento, non sono adeguatamente messe in campo metodologie, risorse e sinergie adeguate.

Ci preme che Lei, come Direttore Generale, consideri come noi utile attivarsi per questo territorio in modo innovativo ed in un clima di collaborazione tra i vari soggetti che operano nel campo della salute mentale.

La nostra Associazione, come le altre che operano in Sicilia, chiede il pieno riconoscimento del ruolo sociale e politico del volontariato, favorendone la partecipazione alle fasi decisionali, non solo a livello Regionale ma anche nelle Aziende Sanitarie, come peraltro previsto nel Decreto del 27 aprile 2012, “Piano Strategico per la Salute Mentale“, pubblicato in G.U.R.S. Il 15/06/2012.

La nostra Associazione di familiari esprime la massima preoccupazione per l’inerzia delle istituzioni e delle strutture preposte dal Piano Sanitario Regionale. Il settore della salute mentale, che aveva già delle carenze, sia in termini di strutture e di organici che di organizzazione del sistema, oggi si trova ulteriormente penalizzato rispetto alle reali necessità degli utenti. Sono diventate fortemente preoccupanti e non più sostenibili le carenze di organico nel personale medico e paramedico a Caltanissetta. Tanto per fare un resoconto minimo sul personale oggi presente nel Modulo DSM di Caltanissetta, abbiamo : CSM, su 6 medici previsti in organico ne sono in servizio solo 3, di cui due con limitazioni (Dr.ssa Cavaleri e Dr. Camilleri) e solo uno (DR. Mistretta) a tempo pieno; su 5 assistenti sociali previsti ne sono presenti 4; su 3 psicologi previsti ve ne presente solo uno2; su 6 infermieri previsti in organico ne sono presenti 5 (1 a Caltanissetta, 2 a Mussomeli, 1 a scavalco a Riesi e 1 a scavalco tra Mussomeli e Caltanissetta); personale paramedico, infine, su 3 unità previste in organico, già di per se insufficienti, ne sono presenti soltanto 2; CTA, su 2 medici previsti in organico ne è presente solo uno (il dr. Lo Vullo); su 2 psicologi previsti ne è presente solo 1; lo stesso dicasi per gli assistenti sociali; mancano totalmente i 5 educatori previsti e 1 pedagogista ed 1 collaboratore amministrativo; mentre vi sono in servizio 13 infermieri, sui 6 previsti in organico, forse per supplire alla carenza di servizi dovuta alla mancanza delle altre figure professionali; SPDC, medici previsti 5, presenti 3 (Dr. Gruttadauria, Dr. Letizia e Dr.sa Pernaci); infermieri previsti 14, presenti 12 (di cui uno con incarico di infermiere coordinatore); assistenti sociali e psicologi, rispettivamente 1 e1 previsti e presenti; Centro Diurno, infine, prevista la presenza di un medico responsabile e di uno psicologo per fasce di orario, nonché la presenza di educatori, infermieri ed istruttori professionali in relazione alle attività programmate, ma vi è soltanto uno psicologo in funzione di responsabile (la dr.sa Lumia che, che peraltro da poco è andata in pensione), un tecnico della riabilitazione psicomotoria ed un ausiliario amministrativo, i quali con spirito di abnegazione tengono in qualche modo in piedi il Centro Diurno.

In queste condizioni, il servizio di Salute Mentale nel nostro territorio si è dimostrato non particolarmente efficace, per cui nutriamo serie preoccupazioni per un possibile ulteriore calo delle prestazioni e del correlato stato di salute delle persone affette da disturbi psichici. E’ opportuno sottolineare che molti utenti delusi dal servizio offerto si rivolgono ad altre strutture sia private che pubbliche di località viciniori.

In altri dipartimenti di salute mentale in Italia (vedi Trento, Trieste, Bologna etc.) le associazioni di volontariato come la nostra sono parte attiva e collaborativa, e le conseguenze si percepiscono nel miglioramento del sistema di organizzazione dei servizi e degli stessi utenti.

A causa delle politiche restrittive e dei tagli indiscriminati delle risorse, nonché del conseguente e gravissimo impoverimento delle piante organiche dei Dipartimenti di Salute Mentale (già per altro sottostimate rispetto ai reali standard indicati dal “ Progetto Obbiettivo Nazionale per la Salute Mentale), si verifica una sempre più preoccupante pratica di interventi limitati, che si risolvono essenzialmente in prestazioni di tipo ambulatoriale e farmacologico ( quasi scomparse le visite domiciliari e persino i progetti riabilitativi e di inclusione sociale mentre totalmente inesistente è il servizio essenziale di pisico terapia sia individuale che di gruppo).

Nel rinnovarLe il benvenuto a Caltanissetta, Le chiediamo un incontro, al fine di avere un confronto dialettico su alcune questioni ancora in sospeso con la precedente Direzione Generale ( prime tra tutte: Protocollo di Intesa e nostro Progetto inerente la costituzione di un Centro Servizi per la Salute Mentale, che da parecchio tempo giace sul tavolo del Direttore Sanitario), tra cui i piani attuativi del nuovo piano strategico sulla salute mentale, l’apertura di un tavolo di lavoro col D.S.M., per trovare le opportune soluzioni al fine di migliorare il servizio e la presa in carico delle persone affette da disturbo psichico.

In attesa di riscontro e di essere convocati porgo cordiali saluti.

Il Presidente – Salvatore Pecoraro

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