Antincendio boschivo del Corpo Forestale Siciliano senza stipendi, insorgono i sindacati

Resta l’interrogativo su che fine abbiano fatto gli stipendi dei Lavoratori impegnati nella campagna antincendio assunti il 15 Giugno e tutt’oggi non pagati, mettendo in grave crisi economica gli stessi lavoratori.

Questa Organizzazione Sindacale registra, anche, il mancato impegno, che ha diretta refluenza sulla vicenda rappresentata, da parte del Governo Regionale in ordine alla stabilizzazione dei lavoratori forestali.

La situazione, giorno dopo giorno, assume caratteri di drammaticità, soprattutto alla luce della improvvisa elevazione delle temperature, che stanno determinando, come accennato, il divampare di numerosi incendi, addirittura con la evacuazione di molte abitazioni e con la messa a repentaglio dell’incolumità della popolazione.

Aggiungasi la tragedia che ha registrato la morte del Collega Paolo Todaro impegnato proprio nell’opera di spegnimento di un incendio divampato in provincia di Messina e per la cui scomparsa si esprime il sentito senso di cordoglio della scrivente Segreteria.

 

Di fronte a tale stato di cose si assiste all’inazione del Governo, che si è limitato, con chiacchiericci senza costrutto, ad esporsi con promesse mai mantenute, non assicurando certezza di futuro a migliaia di lavoratori, che potrebbero curare servizi in continuità con la tutela della sicurezza e dell’interesse generale.

Questa Organizzazione Sindacale chiede, pertanto, un impegno serio e fattivo del Governo, sul punto, per assicurare concretezza di futuro ai lavoratori rappresentati e risolvere l’annosa questione di una stabilizzazione.

Sempre annunciata e predicata, ma mai concretizzata, di unità lavorative che potrebbero essere adibite, anche, a numerosi altri servizi di pubblica utilità.

Il Governo regionale, dopo le promesse mai mantenute, come detto, sulla stabilizzazione dei Forestali, oggi, affida lo spegnimento degli incendi, che forse si sarebbero potuti prevenire, all’utilizzo dei canadair con costi impensabili.

Si attivi, allora, il Governo Regionale, da subito, prevenendo gli incendi, dando sicurezza ai lavoratori con la loro pronta assunzione per la realizzazione, ad esempio, dei viali parafuoco, della vigilanza dei boschi, rispettando il diritto dei lavoratori a vedersi impegnati per le giornate lavorative previste per legge.

Sorge il dubbio che il mantenimento del precariato, del controllo dei lavoratori e della loro gestione possa giovare a qualcuno, ma quel che è certo, che detto stato di fatto non giova alla dignità dei forestali, che non potranno mai raggiungere una loro autonomia personale ed economica.

Si auspica, quindi, che il Governo Regionale, conscio dell’attuale stato di emergenza, metta in atto finalmente gli impegni assunti.

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