Acqua: nuova multa per Ente Acquedotti Siciliani dopo segnalazione Federconsumatori

Nuova vittoria di Federconsumatori sul delicatissimo e importantissimo tema delle bollette del Servizio Idrico Integrato: l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con Deliberazione 14 febbraio 2023 54/2023/S/IDR, ha irrogato nei confronti dell’Ente Acquedotti Siciliani (EAS) una sanzione per complessivi 690.000 euro.

La sanzione racchiude al suo interno una multa da 200.000 euro per fatture emesse senza alcun riferimento a consumi rilevati o stimati, una da 200.000 euro per il notevole ritardo nella fatturazione, una da 45.000 euro per i ritardi nella risposta motivata a reclami scritti da parte degli utenti, una da 45.000 euro per omessa corresponsione agli utenti finali degli indennizzi automatici e, infine, una da 200.000 euro per inosservanza degli obblighi a carico del gestore in materia di raccolta dei dati di misura dell’utenza.

Poiché l’EAS è in liquidazione coatta amministrativa, toccherà alla Regione Sicilia pagare la multa che, lo precisiamo, è diversa e aggiuntiva rispetto a quella, derivante dalla stessa segnalazione di Federconsumatori, comminata dall’Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato (AGCM) nel luglio 2022, pari a 500.000 euro.

Le due multe, per un totale di 1,19 milioni di euro, derivano da condotte illegittime di EAS negli anni 2017-2019 (multa ARERA) e 2020-2021 (multa AGCM) relative alla fatturazione del servizio idrico in alcuni Comuni del trapanese e del messinese.

A queste sanzioni si è arrivati dopo la segnalazione di Federconsumatori Sicilia fatta il 29 aprile 2022 ad ARERA e AGCM, nella quale la nostra associazione ha riunito i tanti reclami di singoli consumatori che si sono rivolti agli sportelli di Trapani, Alcamo, Castelvetrano e Partanna.

“E’ la seconda conferma del fatto che avevamo ragione – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – e che per moltissimi anni il comportamento dell’Ente Acquedotti Siciliani è stato lontanissimo dalla normativa vigente. E’ chiaro – conclude La Rosa – che trattandosi di un ente ormai in liquidazione è perfettamente inutile mettere il dito nella piaga. Ma è altrettanto chiaro che comportamenti come quelli messi in atto dall’EAS negli anni scorsi non dovranno più ripetersi: con le bollette dell’acqua non ci può essere approssimazione, né la minima mancanza di trasparenza”.