Università. A Caltanissetta i corsi di Agraria e Ingegneria biomedica, conferma per Medicina. Ruvolo: “Il distretto biomedico diventa realtà”

CALTANISSETTA – Il distretto universitario bio-medico diventa una realtà a Caltanissetta con l’istituzione dei corsi universitari di Scienze e tecnologie agrarie e di Ingegneria biomedica, deliberati dalconsiglio d’amministrazione dell’Università di Palermo presieduto dal Rettore, Fabrizio Micari e che saranno attivati a partire dal prossimo anno accademico presso il Consorzio universitario di Caltanissetta.

Il sindaco, Giovanni Ruvolo, esprime soddisfazione per la decisione assunta dall’Università di Palermo che “premia la progettualità dell’amministrazione comunale e del Consorzio universitario”. “Viene confermata l’importante presenza della facoltà di Medicina e chirurgia, perno della presenza universitaria nel capoluogo nisseno e si amplia il bacino dell’offerta formativa dedicata alla tecnologia ed alla ricerca per la salute umana. Cibo e salute sono un binomio inscindibile ed il corso di Scienze e tecnologie agrarie sarà un volano per le aziende dell’agroalimentare. La bioingegneria al contempo s’interfaccia con la medicina e le biotecnologie, con ottimi sbocchi lavorativi”. Il corso di ingegneria biomedica sostituirà il corso di ingegneria elettrica che negli ultimi tempi aveva registrato pochi iscritti. Quest’ultimo andrà comunque a naturale scadenza nella sede nissena.

“Lavoreremo – conclude il sindaco – in sintonia con il rettore Fabrizio Micari ed il presidente del Consorzio universitario, Giovanni Arnone, per integrare al meglio i servizi per gli studenti. La presenza universitaria a Caltanissetta grazie all’ottimo lavoro del Consorzio universitario, esprime adesso una chiara connotazione, una vera vocazione che oltre ad incrementare il numero degli iscritti consentirà di radicare meglio l’Università nel tessuto economico e culturale della città”.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.