Tenta di occultare un’arma e delle munizioni detenute illegalmente, arrestato

LEONFORTE – Nella mattinata di sabato 14 ottobre  gli uomini del Commissariato di P.S. di Leonforte, diretti dal Commissario Capo dott. Alessio PUGLISI, hanno tratto in arresto in flagranza di reato il leonfortese MAIMONE BARONELLO Carmelo, classe 1970,  pregiudicato, perché resosi responsabile del reato di porto e detenzione  di arma comune da sparo e  di numerose  cartucce di vario calibro, nonché della ricettazione della medesima arma e munizioni.

In particolare – nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio finalizzato alla ricerca di armi, munizioni, esplosivi e materiale utilizzato per alimentare gli incendi boschivi, disposti dal Questore di Enna – Dott. Antonino Pietro Romeo – gli agenti del Commissariato di P.S. di Leonforte, venerdì scorso,  procedevano a effettuare una perquisizione presso un’azienda rurale in uso al  MAIMONE BARONELLO, sita a Nissoria, in contrada Cipolla.

L’attività risultava particolarmente complessa, attesa la vastità dei fondi agricoli dell’azienda e lo stato dei luoghi; in particolare gli operanti – atteso che nel mese di giugno avevano già effettuato una perquisizione nei terreni di pertinenza della medesima azienda, rinvenendo diverse armi e munizioni ben occultate sottoterra all’interno di tubi di cemento – decidevano di utilizzare un escavatore al fine perlustrare al meglio il sottosuolo e di individuare eventuali nascondigli sotterranei utilizzati per nascondere armi e munizioni.

La perquisizione, durata diverse ore, permetteva di rinvenire, ben occultate sottoterra, quindici munizioni calibro 7,65  e una cartuccia calibro 12, caricata a pallettoni.

Tuttavia l’atteggiamento sospetto e preoccupato tenuto dal MAOIMONE BARONELLO nel corso di tutta  l’attività  induceva gli operanti a ritenere che quest’ultimo nascondesse, oltre alle munizioni rinvenute, anche delle armi; pertanto, ultimata nella tarda serata di venerdì la perquisizione, gli agenti organizzavano un mirato servizio di appostamento e pedinamento, finalizzato ad accertare se il MAIMONE BARONELLO –  preoccupato per le perquisizioni effettuate presso i suoi terreni – decidesse, nottetempo, di disfarsi o di spostare delle armi.

Dopo diverse ore di appostamento la tenacia degli operanti veniva premiata, infatti, intorno alle quattro di sabato mattina, il MAIMONE BARONELLO usciva dalla propria abitazione, si recava in uno dei casolari di pertinenza dell’azienda agricola e, dopo esservi rimasto per qualche minuto, si allontanava in auto dirigendosi verso una strada secondaria sita in Contrada “Scannisi”, dove, dopo essere sceso dall’auto, percorreva un tratto di strada secondaria, per poi risalire nuovamente in auto e allontanarsi.

Tenuto conto della condotta posta in essere dal MAIMONE BARONELLO, gli operanti ipotizzavano che lo stesso, dopo aver prelevato armi o munizioni da un casolare di sua proprietà, l’avesse occultato in una zona di campagna secondaria, poco frequentata e in un nascondiglio noto solo a lui; pertanto gli agenti, impossibilitati ad operare a causa dell’oscurità,  presidiavano la zona in attesa che facesse giorno.

Infine, intorno alle otto di sabato mattina, alla presenza del MAIMONE BARONELLO, gli agenti procedevano ad ispezionare i luoghi rinvenendo,  proprio a ridosso della strada interpoderale percorsa a piedi dal leonfortese, occultata sotto delle pietre, una bottiglia in plastica, con all’interno una pistola calibro 7,65, marca “Beretta”, oltre a due caricatori  con all’interno otto cartucce del medesimo calibro ed ulteriori sei  cartucce occultate in un involucro di  carta stagnola.

Alla luce dell’attività d’indagine svolta MAIMONE BARONELLO Carmelo  veniva tratto in arresto e, dopo le formalità di rito, veniva tradotto in carcere, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, Dott. Francesco Rio, che coordina brillantemente le indagini.

Da accertamenti esperiti successivamente, la suddetta pistola risultava rubata a Leonforte, circa dieci anni fa, pertanto al MAIMONE BARONELLO veniva contestato anche il reato di ricettazione.

L’arma e le munizioni sequestrate, attualmente poste a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, verosimilmente saranno inviate al Gabinetto regionale di Polizia Scientifica a cui spetterà il compito di accertare se, e quando,  siano state utilizzate per commettere fatti di sangue, recenti o datati.

 

 

 

 

 

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