Siciliacque, maxi decreto ingiuntivo da 26 milioni di euro

PALERMO – Un maxi-decreto ingiuntivo da 26 milioni di euro presentato alla Regione da Siciliacque, partecipata dell’ente per il 25% e per il 75% in mano ai soci francesi. Una novità che s’intreccia con la telenovela della liquidazione dell’Eas.

È la «sconfortante» scoperta fatta dal nuovo governo: mancati pagamenti da parte dell’Eas e crediti su fidejussioni alla base dell’atto: «Se in ogni pentola che apriamo – commenta l’assessore all’Economia, Gaetano Armao – andiamo trovando di queste cose, diventa complicato. Questo è un debito maturato dalla precedente gestione a cui dobbiamo far fronte».

La Regione ha intanto messo in cassa un miliardo e 200 milioni di euro che consentono di guardare ai prossimi mesi con maggiore serenità. Si tratta di somme e obbligazioni assunti dal precedente esecutivo. Somme provenienti dall’Irpef che arrivano in un’unica soluzione anziché in più tranche. Dall’Agenzia delle Entrate sono transitate per disposizione della Banca d’Italia. Questo consentirà all’ente di procedere alla maggior parte dei pagamenti ancora in ballo entro il prossimo 15 dicembre. Poi la cassa regionale chiuderà per riaprire i battenti ai primi di gennaio.

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