Scoperta piantagione di cannabis, sequestrati 244 chili di “roba”: arrestati zio e nipote

LICATA – Sono 244 i chili di cannabis – piante in piena fioritura, alte anche 1,90 metri – sequestrati dalla polizia di Stato, durante una maxi operazione messa a segno a Licata. Due le persone che sono state arrestate: Francesco Cottitto, di 40 anni, ed Emanuele Burgio, di 24, rispettivamente zio e nipote, braccianti agricoli di Palma di Montechiaro. Entrambi – posti agli arresti domiciliari -, adesso, dovranno rispondere dell’ipotesi di reato di coltivazione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente.

La piantagione è stata scoperta a Torre di Gaffe, al confine fra Palma di Montechiaro e Licata. L’operazione – che ha portato alla scoperta di una grossa piantagione di cannabis, sistemata in alcune serre, – è stata realizzata dai poliziotti del commissariato di Licata e da quelli della quinta sezione antidroga dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento.

“L’attività rientra nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione – ha spiegato, durante la conferenza stampa al commissariato di Licata, il numero due della Squadra Mobile: il commissario Vincenzo Di Piazza – del traffico di sostanze stupefacenti. In seguito a diversi appostamenti, fatti dal personale Antidroga della Squadra Mobile e dal personale del commissariato di Licata, si è avuto modo di scovare questo obiettivo a Torre di Gaffe”.

“Come spesso è accaduto, anche in tempi recenti, anche in relazione ad eventi importanti come l’omicidio Marzullo, – ha spiegato il dirigente del commissariato di Licata, il commissario Marco Alletto – la collaborazione fra personale del locale commissariato e Squadra Mobile è sempre particolamente proficua e ci consente, spesso, di raggiungere importanti risultati dal punto di vista investigativo. Questa è stata una indagine particolarmente faticosa per gli operatori che hanno dovuto effettuare i servizi di appostamento ed osservazione, ma alla fine il risultato è stato importante perchè non si sequestrano tutti i giorni 244 chili di marijuana. Con rammarico – ha aggiunto il commissario Alletto – dobbiamo constatare che il fenomeno della coltivazione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, rimane un fenomeno particolarmente diffuso in queste aree”.

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