Richiedenti asilo impegnati nel volontariato. Approvato il protocollo, pronti i primi due progetti

CALTANISSETTA – La giunta comunale di Caltanissetta ha approvato nella seduta di giovedì 7 giugno lo schema di protocollo d’intesa per la realizzazione di percorsi di socializzazione attraverso attività di volontariato sociale, ambientale e sportivo, rivolte a richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e umanitaria nel territorio comunale. A partecipare potranno essere i richiedenti asilo ospiti in una struttura d’accoglienza (Cpa, Cas, Sprar), con l’obiettivo di definire percorsi d’integrazione, migliorare la conoscenza del contesto sociale in cui vivono, previa sottoscrizione di un “patto di volontariato” e adesione ad un’associazione.

“Si dà concreta attuazione all’intesa raggiunta nei mesi scorsi con la Prefettura per inserire i richiedenti asilo in percorsi di volontariato a favore della collettività che li ospita”, afferma il sindaco, Giovanni Ruvolo. “In una fase storica in cui l’immigrazione viene narrata soltanto in termini allarmistici, intendiamo dimostrare che la vera sicurezza passa attraverso la convivenza pacifica e l’integrazione”.

“Quest’intesa – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Carlo Campione – è coerente con la visione dell’amministrazione in tema di immigrazione. Le prime due associazioni sono già pronte a siglare il protocollo per far partire i progetti di volontariato”.

Le attività potranno essere realizzate in associazioni di promozione sociale, comitati di quartiere, parrocchie, luoghi di culto, nonché presso il Comune di Caltanissetta. Nasce un tavolo operativo di coordinamento con il compito di coordinare gli enti gestori e le associazioni di volontariato. Al richiedente asilo dovrà essere garantito un percorso di orientamento, formazione e affiancamento.

Le organizzazioni interessate alla realizzazione di progetti di volontariato possono contattare il Tavolo di coordinamento operativo e contestualmente inviare una proposta, indicando obiettivi, modalità, tempi e operatore di riferimento. Attrezzature o materiali specifici (scarpe antinfortunistica, guanti), saranno a carico degli enti titolari del progetto, rimanendo a disposizione anche dei futuri volontari. La durata è stabilita in un anno prorogabile per ulteriori dodici mesi a partire dalla firma del protocollo d’intesa.

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