Raddoppio Ss640. Fornitori non pagati consegnano lettera al sindaco: “Lo Stato non può permettersi passo indietro sulla legalità”

Circa una trentina di imprenditori nisseni fornitori del contraente generale incaricato da Anas per i lavori di raddoppio della strada statale 640, si sono riuniti lunedì mattina a Palazzo del Carmine su invito del sindaco, Giovanni Ruvolo, per rappresentare le problematiche inerenti allo stop dei pagamenti per merci e forniture già erogate. Presente all’incontro l’assessore alla viabilità, Giuseppe Tumminelli.

I rappresentanti delle imprese hanno consegnato una lettera aperta per denunciare la situazione gravissima che si è creata. Hanno segnalato che il general contractor non paga fatture da mesi e numerose aziende sono in difficoltà dopo aver anticipato servizi, manodopera, ricambi, materiali. “Consegnerò questa lettera oggi in via informale al ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli, al quale consegnerò anche la relazione dei comitati di quartiere sui disagi per la viabilità. Serve una risposta dello Stato e dell’Anas qualora la società non fornisca chiarimenti e soluzioni concrete”, ha detto il sindaco, Giovanni Ruvolo, il quale ha anche consegnato una propria lettera aperta al ministro insieme alla relazione tecnica degli uffici, firmata dal primo cittadino e dall’assessore alla viabilità.

“Un’opera che avrebbe dovuto rilanciare l’economia dell’entroterra siciliano, ad oggi ha invece arrecato solo ingenti danni” scrivono le imprese nissene, svelando, dal canto loro, la motivazione per cui i lavori da qualche tempo si sono fermati. “I lavori sulla Ss640 – affermano gli imprenditori – si sono fermati per il semplice fatto che tutti noi abbiamo deciso di non fare più da banca, interrompendo la fornitura di servizi e merci non avendo le risorse economiche e finanziarie per andare avanti”. Nella nota vengono indicati tempi di pagamenti per le fatture nell’ordine di otto o nove mesi con alcune aziende fornitrici che si trovano oggi sull’orlo del fallimento e con la prospettiva di dover ricorrere a licenziamenti. Soprattutto dal giugno 2018, data in cui il general contractor avrebbe smesso di pagare quanto dovuto.

Il sindaco, Giovanni Ruvolo, ha dato appuntamento all’assemblea cittadina di giorno 23 novembre alle 16,00 presso il foyer del Margherita per relazionare sugli esiti del tavolo tecnico di mercoledì prossimo con Anas a Roma dove verrà sottoposta anche questa problematica.

“A questi imprenditori è stato chiesto di aderire ad un protocollo di legalità molto stringente – afferma il sindaco -, ovvero di entrare in un percorso virtuoso che deve dare valore al concetto di legalità. Lo Stato deve rispondere con atti concreti. In una terra che sta contrastando la mafia, lo Stato non può permettersi di fare un passo indietro proprio con le imprese sane. Altrimenti passerebbe l’idea che abbiamo sempre combattuto, e che quotidianamente contrastiamo, che le organizzazioni dell’antistato possono garantire di più in termini di concorrenza e liquidità. E’ necessaria una risposta a salvaguardia della credibilità di tutte le Istituzioni”.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.