Nubifragi in Sicilia, situazione drammatica: Piazza Armerina devastata

Non è ancora finita. La Protezione Civile regionale siciliana ha diffuso un avviso per rischio meteo-idrogeologico, valido fino alle ore 24 di oggi. In particolare, il bollettino emesso segnala «dalle prime ore del 22 ottobre precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, specie nei settori settentrionali. La nostra isola è stata ancora una volta pesantemente colpita dal nubifragio. Una bomba d’acqua si è infatti abbattuta nel pomeriggio nel Catanese, trasformando nuovamente le strade in fiumi, come tre giorni fa. Nei territori di Palagonia, Ramacca e Mineo l’acqua è caduta con incredibile violenza. Il terrore si è diffuso tra gli automobilisti quando hanno visto dei detriti staccarsi dalle colline, già rese fragili dal nubifragio di giovedì. Hanno chiesto aiuto e quando i soccorritori sono arrivati hanno trovato quasi 50 centimetri d’acqua. L’ultima precipitazione ha allagato la striscia di detriti e fango sulla ss 417 Catania – Gela, dal km 35 al km 39 dell’arteria statale che  l’Anas ha chiuso al transito dei mezzi. Sul posto, in territorio di Mineo, , sono intervenute le pattuglie della Polstrada di Caltagirone, con una squadra di vigili del fuoco e i sommozzatori di Catania.

E sempre ieri, un violento nubifragio si è abbattuto anche a Piazza Armerina, nell’Ennese, con un “fiume di acqua, fango, massi e detriti che ha invaso diversi quartieri. La violenza della pioggia ha fatto crollare il muro di una casa con tre persone che erano rimaste isolate nell’abitazione e che sono state salvate da pompieri. Cinque famiglie sono state fatte evacuare per precauzione. Diverse auto sono state travolte. Una vettura è rimasta bloccata in un sottopasso allagato: gli occupanti sono riusciti a mettersi al sicuro. Un fulmine ha provocato un violento incendio in un capannone, con fiamme alte oltre 10 metri che hanno distrutto due mezzi. Sul posto 6 squadre di vigili del fuoco. Decine le frane e gli smottamenti. Oggi scuole chiuse.

Il presidente della Regione Nello Musumeci, che ha definito la situazione «drammatica», ieri ha convocato d’urgenza una riunione con i dirigenti dei dipartimenti interessati. Sei milioni di euro sono stati destinati dalla Regione alle zone colpite.

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