Niscemi marcia per il diritto alla salute

NISCEMI – Marcia a tutela del diritto inviolabile alla salute domani in città e per scongiurare la paventata chiusura del pronto soccorso e l’ulteriore declassamento delle Unità operative e dei servizi sanitari dell’ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi che la Regione siciliana ha previsto nello schema del Piano di riordino della rete ospedaliera in Sicilia e che dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre del 2017, così come disposto dal decreto Balduzzi.

L’Amministrazione, il Consiglio comunale ed il Comitato cittadino di lotta contro la temuta chiusura del pronto soccorso e dell’ospedale, costituito da tutte le articolazioni sociali della città (associazioni, scuole, chiese, sindacati e forze politiche), hanno indetto congiuntamente per domani una pubblica manifestazione di protesta volta ad impedire nuovi e pericolosi tagli alla sanità ospedaliera cittadina e dei servizi di emergenza-urgenza  del pronto soccorso.

Il Concentramento di tutti i partecipanti alla pubblica manifestazione, è previsto domani mattina alle 9.30 in piazza Vittorio Emanuele per la formazione di un lunghissimo corteo  che poi si muoverà con striscioni, scritte ad effetto e slogan verso l’ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi, dove seguiranno i vari interventi e le testimonianze sui gravi rischi per la salute e la vita dei cittadini di Niscemi, che comporterebbero l’eventuale chiusura del pronto soccorso e l’ulteriore declassamento delle Unità operative del nosocomio niscemese.

Il sindaco Francesco La Rosa, afferma:”invito tutta la popolazione a partecipare domani alla marcia per il diritto alla salute, perché dobbiamo essere uniti in questa battaglia di tutela di un diritto umano essenziale e fare sentire forte e chiara la nostra voce di un popolo unito che sa difendere il proprio ospedale e ribellarsi alle logiche di profitto aziendali nella sanità che continuano a determinare tagli senza tenere conto del valore incalcolabile della salvezza di vite umane.

Nel nostro ospedale”, aggiunge il primo cittadino, “devono essere mantenuti non solo il pronto soccorso e le Unità operative di Chirurgia e Medicina,  ma potenziati tutti i servizi sanitari e l’organico medico, infermieristico, di anestesisti e del personale ausiliario e di autisti d’ambulanza.

E su questo non cederemo di un millimetro.

Per le pessime condizioni di viabilità stradali siamo a circa 40 minuti dagli ospedali dei Comuni viciniori”, conclude il sindaco Francesco La Rosa,” e nessuno può rischiare di morire in caso di gravi malori per il ritardo dei soccorsi sanitari”.

 

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