M5S Caltanissetta: “283.000 euro per il Sindaco e gli Assessori, 553.000 euro per i Consiglieri, solo 300.000 euro per le strade. Così ci vorranno 30 anni per rifarle”

CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Ha avuto luogo, giovedì scorso, in seconda convocazione, la seduta del Consiglio Comunale di Caltanissetta per l’approvazione del rendiconto 2016 e del preventivo 2017.
   Usciti dall’aula gli otto consiglieri dei gruppi di opposizione presenti, sono rimasti, oltre il Portavoce del Movimento Cinque Stelle Giovanni Magrì, dodici consiglieri dei gruppi di maggioranza dell’Alleanza per la Città (Polo Civico, Pd, ex, Udc), il minimo indispensabile per il numero legale, e, a mo’ di stampella di riserva per il caso in cui fosse venuto a mancare il numero legale stesso, l’unica consigliere dell’Udc.
   “Abbiamo esposto – dice il consigliere grillino – le nostre perplessità, oltre che sui tempi e sul metodo, anche nel merito delle scelte effettuate, sostanzialmente in linea con quelle degli anni passati, senza alcuna variazione in meglio”.
   Sono state evidenziate, in particolare, carenze:
a) riguardo i costi per la riscossione della Tosap e della Imposta sulla pubblicità da parte dell’Inpa, pari al 25 % degli introiti dei tributi stessi;
b) riguardo il mancato recupero dell’evasione della Tosap, per notevoli importi, da parte delle aziende erogatrici di pubblici servizi, come già rilevato in una interrogazione consiliare del Movimento dello scorso mese di Aprile ancora senza risposta;
c) riguardo la mancata costituzione di un fondo di riserva per far fronte all’eventuale esito negativo del contenzioso in corso tra Caltaqua e l’Ato Idrico CL 6, il quale ultimo, al momento, è stato condannato a pagare alla prima più di venti milioni di euro, che, per un quinto, graverebbero sui Cittadini di Caltanissetta, come già rilevato in un’altra interrogazione consiliare del Movimento dell’Aprile del 2016, in attesa di approfondimenti da parte dell’amministrazione;
d) riguardo, infine, la mancanza di una vera programmazione dei lavori per l’abbattimento la scerbatura, la cura del verde pubblico e, soprattutto, la manutenzione e il rifacimento delle strade e dei marciapiedi.
   Per tali ultimi lavori sono stati, infatti, stanziati solo 300.000 euro, sufficienti per rifare appena dieci dei trecento chilometri di strade comunali. Di questo passo, ci vorranno trent’anni per rifarle tutte.
   “Abbiamo, allora, osservato – continua l’esponente pentastellato – di non poterci permettere di spendere il denaro pubblico per qualche spettacolo teatrale o musicale, per qualche partita di tennis o per qualche corsa automobilistica. E, soprattutto, di non poterci permettere di spendere 283.000 € per le indennità di carica del Sindaco e degli Assessori e 413.000 €  per i gettoni di presenza dei Consiglieri, più 140.000 € per i rimborsi ai relativi datori di lavoro. Quindi, abbiamo fatto due richieste all’amministrazione e alla maggioranza che la sostiene”.
   Per dare quantomeno un segnale nella direzione auspicata, la prima richiesta prevedeva di tagliare le suddette indennità e i suddetti gettoni del 30 %, per l’ultimo quadrimestre dell’anno in corso, e di implementare, in misura corrispondente ai risparmi così ottenuti, la voce di spesa relativa alla manutenzione delle strade.
   “Tale richiesta – aggiunge il consigliere a cinque stelle –  non è stata nemmeno presa in considerazione”.
   Considerati gli apprezzamenti manifestati da alcuni esponenti della Giunta per la c.d. farmacia di quartiere, avviata, in convenzione con Federfarma, per iniziativa del Portavoce del Movimento Cinque Stelle, grazie alle elargizioni dello stesso e di alcuni altri consiglieri, la seconda richiesta prevedeva che, essendo state bocciate tutte le nostre proposte in tal senso presentate negli anni passati, fosse la stessa maggioranza a farsi promotrice dell’adozione dei relativi costi da parte del Comune, per un importo di settemila euro, pari allo 0,1 % della voce di spesa complessivamente prevista per i servizi sociali.
   “Quest’altra richiesta – conclude Giovanni Magrì –  è stata, invece, accolta dal Consigliere del Polo Civico Lorenzo La Rocca, l’unico ad aver mantenuto l’impegno scritto di devolvere il 10 % dei propri gettoni di presenza a sostegno dell’iniziativa, che ha presentato un emendamento in tal senso. Tale emendamento ha avuto il voto favorevole dei Consiglieri appartenenti allo stesso gruppo del proponente, ma è stata bocciata dagli altri Consiglieri di maggioranza e di scorta presenti. Ovviamente, non abbiamo votato in senso favorevole all’approvazione degli strumenti di bilancio in esame”.

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