SANTA CATERINA VILLARMOSA – Un’ordinanza (la n.3 rif dell’8 marzo 2018, articolo 2 commi 7 e 8) del Presidente della Regione Siciliana prevede il trasferimento fuori Regione, a spese dei Comuni (quindi a spese dei siciliani), di una quota dei rifiuti prodotti nel caso in cui gli stessi non raggiungano il 35% di raccolta differenziata entro il 31 maggio. Questi comuni saranno autorizzati a conferire nelle discariche dislocate nel territorio regionale una quantità di rifiuti solidi urbani non superiore al 70%, pertanto la rimanente parte dovrà essere smaltita fuori regione.
COSA??? ENTRO FINE MESE?!?!? Ma se nella nostra comunità la differenziata (e che differenziata!!!) partirà l’1 giugno p.v., vuol dire che saremo costretti a dover sostenere ulteriori costi e questi si che sono da addebitare alla poca solerzia dell’attuale amministrazione e ad un’ordinanza discutibile dell’amico Nello. Questo avvalora ancora di più quanto da noi sostenuto nel precedente post. Ci auguriamo che “l’amico Musumeci” abbia sempre la porta aperta per il nostro sindaco (il mio amico Musumeci – scrive il Sindaco Fiaccato su facebook– mi riceve tutte le volte che lo chiedo) e che possa concedergli udienza al fine di accogliere la possibilità di rivedere l’ordinanza. Siciliani (caterinesi compresi)…piove sul bagnato.
Il primo cittadino scrive su La Sicilia del 22 Maggio che il meet up locale crede che la raccolta differenziata comporti un risparmio a una quota minima inerente lo smaltimento. Noi rispondiamo di chiedere agli abitanti delle città della nostra provincia che fanno la raccolta differenziata se pagano quanto stiamo pagando noi a S.Caterina, il resto è solo fumo e chiacchiere.
