Il nuovo Censimento della popolazione e delle abitazioni

Da ottobre parte il nuovo censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, che da decennale
diventa annuale. Un cambiamento che fornirà informazioni utili per le istituzioni, per le politiche economiche e
sociali, per sapere leggere e valutare in modo tempestivo l’evoluzione del nostro Paese e saper guardare al
futuro. Il nuovo censimento, infatti, produrrà annualmente i dati di base per comprendere e intervenire più
efficacemente sulla soddisfazione dei bisogni degli individui e delle famiglie nelle diverse fasi della vita e per
programmare e gestire i servizi sul territorio.
Cambia il censimento e di conseguenza si evolvono l’organizzazione, il questionario, gli attori sul territorio, la rete
di rilevazione e la campagna di comunicazione. Innanzitutto sarà basato sia su fonti amministrative che su
rilevazioni campionarie e sfrutterà i dati disponibili in modo più efficace. Aumenteranno e miglioreranno le
tempistiche del rilascio dei dati, con un sostanziale taglio dei costi della rilevazione per l’amministrazione
pubblica. Il censimento annuale, inoltre, non utilizzerà più questionari cartacei: la rilevazione si svolgerà in parte
direttamente sul web e in parte e sarà affidata ad un rilevatore con tablet fornito da Istat.
I numeri del Censimento
Il nuovo Censimento permanente della popolazione interesserà ogni anno un campione di circa un milione e 400
mila famiglie, per un totale di 3,5 milioni di persone residenti in 2.852 comuni italiani. Solo in una parte dei
comuni (1.143) parteciperanno ogni anno alle operazioni censuarie. La restante parte del comuni sarà chiamata a
partecipare invece una volta nell’arco di quattro anni In questo modo, entro il 2021, tutti i comuni
parteciperanno, almeno una volta, alle rilevazioni censuarie. I dati ottenuti saranno di tipo censuario, quindi
riferiti all’intera popolazione italiana: un risultato raggiungibile solo grazie all’integrazione statistica tra le
rilevazioni campionarie e i dati di altre fonti amministrative.
«Il censimento annuale rappresenta una sfida per l’Istat che intendiamo vincere grazie alla qualità del nostro
personale » afferma il Presidente facente funzioni Maurizio Franzini «L’obiettivo di questo nuovo impianto è quello
di fornire in tempi rapidissimi una mappa sempre aggiornata dell’evoluzione che vive la società italiana. Per
raggiungere questo traguardo sarà fondamentale una collaborazione a tutti i livelli dei vari attori – istituzionali e
non – coinvolti nel processo di rilevazione dei dati. L’Istat è pronto a fare la sua parte».
Le domande del Censimento
I dati del censimento restituiscono informazioni sugli individui (genere, età, luogo di nascita, cittadinanza,
formazione, titolo di studio, condizione professionale, tipo di lavoro svolto, mobilità) collegandole con quelle
familiari (ad esempio numero di componenti, le loro caratteristiche e quelle dell’abitazione in cui vivono) e con
quelle relative al territorio (luogo di residenza): dal benessere dei singoli cittadini e delle famiglie dipende il
benessere sociale.
Altro importante fattore riguarda la mobilità: le informazioni sugli spostamenti quotidiani per motivi di lavoro e
studio permetteranno di operare per migliorare i sistemi di trasporti.
«Il carattere fortemente innovativo dei nuovi censimenti permanenti – spiega Roberto Monducci, Direttore
Dipartimento per la produzione statistica – consiste nella messa a punto di una piattaforma di raccolta dei dati
che, nel caso del censimento della popolazione, sfrutta anche il patrimonio informativo su individui, famiglie e
abitazioni già in possesso della pubblica amministrazione, riducendo al minimo le indagini dirette sui cittadini.
Questo impianto statistico consente di dimezzare i costi tradizionalmente spesi per la realizzazione di un
censimento a cadenza decennale, con risparmi di centinaia di milioni di euro».
Quali e quanti vantaggi
Col censimento permanente si potranno ridurre i costi di circa il 50% rispetto al precedente censimento del 2011,
contenendo anche in maniera sensibile il disturbo statistico sulle famiglie. Si potrà contribuire al miglioramento
sostanziale dei registri anagrafici e al rafforzamento sistematico dell’apparato statistico organizzativo dei comuni.
«Diversamente da quanto avveniva in passato, il nuovo censimento permanente della popolazione si svolgerà
d’ora in poi ogni anno e coinvolgerà un grande campione di famiglie utilizzando anche informazioni di fonte
amministrativa – sottolinea Vittoria Buratta, Direttore statistiche sociali e censimento della popolazione – Questa
nuova modalità comporterà molti vantaggi: avremo dati più aggiornati sui cambiamenti demografici e sociali nei
comuni italiani, dati più tempestivi e quindi più utili per la conoscenza del territorio così come per le policy e la
programmazione dei servizi».
La squadra dei rilevatori
Come valore aggiunto del nuovo censimento anche la nascita di una rete permanente di rilevatori, una nuova
figura professionale con uno stabile percorso di formazione che va a migliorare la qualità dei dati finali. È Saverio
Gazzelloni, Direttore centrale per la raccolta dati, a spiegarci che «Il Censimento della popolazione si è sempre
basato sulla costituzione e sul funzionamento di una fitta rete istituzionale. Istat, Ministero dell’Interno, Regioni,
Province, e soprattutto i Comuni hanno sempre interagito per assicurare la buona riuscita delle operazioni
censuarie. Il nuovo Censimento permette ai Comuni di creare e gestire una rete permanente di rilevatori sempre
più qualificata e di consolidare la funzione statistica nell’ambito delle singole realtà istituzionali».
Una campagna partecipata e innovativa
Tutti i cittadini verranno adeguatamente informati, attraverso una campagna di comunicazione che si articolerà
su più fronti a partire da ottobre. Il claim “l’Italia ha bisogno di campioni” gioca sul doppio significato, quello
statistico e quello propriamente sportivo. L’obiettivo è quello di trasmettere il valore del censimento permanente
come fonte continua di informazioni indispensabili per leggere ed interpretare una realtà in continuo movimento
come quella italiana. Tra le “forze in campo” anche dei veri e propri web-influencer come i The Jackal, star
indiscusse del mondo viral, sono i protagonisti di un’importante iniziativa capace di coinvolgere il grande pubblico
in tutto ciò che ancora non sapevano su loro stessi. Come spiega Patrizia Cacioli, Direttore della Comunicazione
Istat, la campagna dei censimenti permanenti, on air dal 29 Settembre, sarà: «Unica, cross-mediale e digital
oriented. La campagna ha valenza informativa e valoriale, sottolinea l’importanza della partecipazione, non solo
come obbligo di legge, ma anche e soprattutto come contributo alla costruzione del futuro del Paese. La
rappresentatività è il perno strategico intorno cui si snoda l’impianto creativo e comunicativo: le persone
intervistate sono dei campioni ma le loro risposte permettono di raccontare le caratteristiche e le evoluzioni
appunto dell’Italia, giorno dopo giorno che è poi il pay off della campagna».

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