Falso medico ruba 400 euro in contanti, un libretto di risparmio e la fede nuziale

CALTANISSETTA – Nel pomeriggio di mercoledì 8 agosto, una volante della Polizia di Stato è intervenuta presso l’abitazione di una pensionata ottantenne, abitante nel centro storico del Capoluogo, la quale poco prima aveva subito una truffa da parte di una donna che si era presentata a casa sua quale medico inviato dall’ASP per una visita a domicilio. La vittima è stata colta in inganno anche perché è realmente in cura presso un medico dell’ASP citato dalla truffatrice quale suo collega. La pensionata ha raccontato ai poliziotti che dopo aver fatto accomodare la finta dottoressa nel suo appartamento, quest’ultima gli ha fatto togliere la fede nuziale e l’ha fatta spogliare in bagno per la visita, terminata la quale è uscita dal bagno dicendole di rivestirsi. Appena la pensionata si è rivestita ed è tornata in cucina si è accorta che la porta d’ingresso era aperta e non c’era alcuna traccia del medico; la fede nuziale non era più sul tavolo e che la camera da letto era stata rovistata, realizzando si essere stata truffata e ha chiamato il 113. La truffatrice ha rubato 400 euro in contanti, un libretto di risparmio e la fede nuziale.

Tra le truffe più ricorrenti che colpiscono maggiormente gli anziani nell’ultimo periodo, si sono registrate quella delle “false pietre preziose” nella quale un signore di aspetto rassicurante e in genere di mezz’età, si finge uno straniero che, per un’urgenza, deve raggiungere il paese di origine, ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio. Ferma un passante per strada e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose che avrebbero un valore di 7 o 10 mila euro; naturalmente alla signora in questione le venderebbe a molto meno. Poi interviene il complice, che si presenta come gioielliere per controllare le pietre; e subito dopo si offre di comprarle per 5mila euro. Ma lo straniero insiste perché sia l’anziana signora a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare 2/3mila euro. Con questa truffa nel mese di aprile un 80enne nisseno è stato truffato in via Cavour pagando 2000 euro. Altra truffa ricorrente quella c.d. “dello specchietto” nella quale viene individuata una vittima al volante, possibilmente anziana, il truffatore la affianca lamentando di aver subito la rottura dello specchietto della propria auto per colpa di una manovra maldestra dell’anziano e chiede di essere risarcito. A seguito di tale richiesta il pensionato, pur di non fare l’assicurazione paga una somma che varia dalle 50 a alle 300 euro, prima di accorgersi di essere stato raggirato. Nell’ultimo periodo nel capoluogo nisseno sono state denunciate una mezza dozzina di questi casi e, nel mese di maggio, un truffatore è stato arrestato in flagranza di reato da una pattuglia della sezione volanti.

In ultimo la Divisione Polizia Anticrimine ha emesso un foglio di via obbligatorio nei confronti di una ventenne, della provincia di Siracusa, la quale nel mese di giugno scorso è stata arrestata a Niscemi dai Carabinieri della Stazione poiché colta in flagranza dopo essersi introdotta all’interno di un’abitazione di un’anziana.

I consigli della Polizia di Stato contro le truffe agli anziani:

Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113 o 112 NUE.

Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.

Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.

Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti
Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani
Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113 o 112 NUE.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.

Consigli per i vicini di casa
Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri.
Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa.

Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.
Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.
Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.

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