Doping, traffico di anabolizzanti via Internet: inchiesta partita da Enna, 12 arresti

Traffico internazionale di anabolizzanti, droghe e farmaci per body builder di tutta Italia. I carabinieri hanno arrestato 12 persone in tutta Italia. Per loro le accuse sono di utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, somministrazione di droghe e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.

L’indagine è stata diretta per oltre due anni dal giovane sostituto procuratore Giovanni Romano, di recente morto in un incidente stradale sulla A19 all’altezza di Tremonzelli.

L’inchiesta è nata dal monitoraggio dei social network e dei siti web come piattaforme di e-commerce utilizzati anche per la vendita “on line” di sostanze anabolizzanti e stupefacenti, ha consentito di individuare una fitta rete di soggetti dediti alla distribuzione sul territorio nazionale di tali sostanze.

In particolare le sostanze provenivano da Bulgaria, Slovacchia, Polonia, Romania e Serbia, e di attivare i canali di cooperazione internazionale. Sono state così individuate persone e aziende, attivi nel traffico di anabolizzanti.

In due anni  sono stati sequestrati o circa 18.000 confezioni di sostanze dopanti e stupefacenti, di cui circa 300 flaconi di sostanze stupefacenti come il nandrolone, trovati all’interno di spedizioni postali individuate in tutta Italia, per un valore complessivo stimato ammontante a circa un milione di euro.

Gli indagati sono risultati utilizzatori di mezzi di comunicazione telematici, di strumenti dì pagamento digitali, anche mediante identità false per eludere eventuali controlli. Gli stessi, inoltre, erano in diretto contatto con centri di distribuzione nelle province di Salerno, Lecce e Modena e con altri pregiudicati e attivi nel medesimo traffico illegale.

Gli approfondimenti sui canali di vendita hanno consentito di individuare anche collegamenti tra gli indagati e titolari o gestori di palestre, negozi di articoli per body builder e, in alcuni casi, giovani atleti non professionisti,  come utilizzatori di pericolose sostanze anabolizzanti. Per tale motivo sono stati emessi anche  57 decreti di perquisizione domiciliare e personale.

Sono numerosi i sequestri operati su tutto il territorio nazionale, e le successive analisi effettuate sui campioni in parola nei laboratori dei carabinieri Ris di Roma e dall’università cattolica del Sacro Cuore di Roma, hanno consentito di riscontrare la produzione clandestina delle sostanze sequestrate, per la maggior parte di provenienza estera.

Dalle indagini è emerso che i venditori, nell’ambito del loro e-commerce illecito,  davano consigli e terapie su come assumere i farmaci vietati, redigendo veri e propri “planning” terapici, pur non avendo alcun titolo accademico o precipua competenza in materia.

Inoltre è stato riscontrato che l’età media degli assuntori di tali pericolose sostanze oscillasse tra i 20 ed i 40 anni, con rari casi di ultra sessantenni utilizzatori di sostanze dopanti per migliorare la loro forma fisica in previsione delle vacanze estive. (gds.it)

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