Codacons: “In Sicilia rianimazione pediatrica in fin di vita”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi è lecito chiedersi – afferma il CODACONS –  se la programmazione dell’emergenza in Sicilia abbia ben previsto l’assistenza adeguata e specialistica per i bimbi del nostro territorio.

Leggendo su quanto prevede la Rete Ospedaliera vigente – continua il Codacons –  salta subito all’occhio di come siano scomparse sia la voce Terapia Intensiva Pediatrica, sia i posti e le strutture ad essa dedicati.

Ciò significa che tutti i bambini che non possono essere ricoverati nelle Terapie Intensive Neonatali, perché più grandi di un mese, riceveranno le cure intensive nelle rianimazioni che si occupano di pazienti adulti!  E grazie dobbiamo dire ai Direttori di tali Strutture che se ne assumono la Responsabilità.   Per chi ha concepito la rete di emergenza pediatrica il bambino è “un piccolo adulto”!   Allora non si capisce  perché, se i bambini possono ricevere il massimo delle cure nelle Rianimazioni per Adulti, non possano essere curati nelle Medicine generali, anziché nelle Pediatrie, o essere ricoverati nelle cardiologie generali, anziché in quelle pediatriche. Non si comprende ancora del perché nei percorsi di formazione dell’emergenza siano previste specifiche aree pediatriche, ed ancor dipiù perché esistano i Pronto Soccorsi Pediatrici se poi non sono previste nella Rete Ospedaliera altrettante strutture per la somministrazione di cure intensive pediatriche.

Attualmente in Sicilia esiste un solo Ospedale dedicato esclusivamente ai bambini, il “G. Di Cristina Ospedale dei Bambini” di Palermo; all’interno di tale struttura i posti di rianimazione previsti sono dedicati ai bambini.

Per Catania e l’interland territoriale esiste solo una struttura all’ARNAS Garibaldi  che, nell’ambito del Dipartimento materno Infantile del Presidio di Nesima, ha dedicato due posti alla cura intensiva pediatrica.

A Messina l’oculatezza del Direttore della Neonatologia del Policlinico fa sì che alcuni posti di tale struttura vengano dedicati alle cure intensive pediatriche.

Questo è il quadro drammatico previsto dalla RETE OSPEDALIERA, che lascia alla libera iniziativa dei Direttori Generali e dei Direttori di struttura Complessa di Rianimazione l’organizzazione di un’area tanto delicata quale è la Rianimazione Pediatrica.

La Rianimazione Pediatrica oggi ha l’ambizione di comprendere tutti gli aspetti acuti della patologia pediatrica, grazie ad una solida formazione teorica e pratica di pediatria generale in un tutt’uno  con il bagaglio tecnico scientifico dell’anestesia e rianimazione, con il concorso di un apparato tecnico affidabile e di un’ampia rete di specialisti e consulenti.

Il bambino non è un modello ridotto dell’adulto:  ha una fisiologia propria variabile nel tempo, una farmacologia ed una psicologia caratteristiche; in nome dell’efficacia, della sicurezza e dell’umanizzazione dell’assistenza, richiede un ambiente dedicato, medici esperti nella sua cura e nelle sue particolarità. –conclude CODACONS

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