Caltanissetta. Rete ospedaliera e tetto di spesa per il personale. Documento dei sindaci

CALTANISSETTA – A seguito della Conferenza dei Sindaci del 27 Luglio 2018, i Sindaci intendono riassumere in questo documento le istanze che da questa ne sono derivate.

Abbiamo preso atto che la nuova rete ospedaliera consente di mantenere l’organizzazione degli ospedali più piccoli (Mazzarino, Niscemi e Mussomeli) dotati di pronto soccorso autonomi, il Dea di I° livello a Gela ed il Dea di II° Livello a Caltanissetta.

Ci rendiamo conto che per garantire l’operatività dei nosocomi è necessario che venga potenziato il personale sia medico, infermieristico nonché del personale Osa.

Infatti in tutte le strutture si registrano gravissime carenze che rendono i servizi poco efficienti nei confronti dei cittadini utenti, nonostante l’encomiabile impegno del personale sanitario che, per questa ragione, viene sottoposto a turni massacranti per garantire i servizi minimi emergenziali compromettendo l’efficienza e la sicurezza dei servizi resi dalle strutture ospedaliere.

Per superare queste gravi criticità è necessario coprire le piante organiche superando la atavica carenza di personale medico e paramedico intervenendo anche sugli organismi di formazione superando lo sbarramento del numero chiuso almeno per i siciliani nelle facoltà siciliane, utilizzando efficacemente l’autonomia di cui godiamo applicando l’articolo 17 dello statuto siciliano contrastando desuete logiche lobbistiche a favore della collettività.

L’incremento del personale viene impedito dall’attuale tetto di spesa per il personale, che nel 2015, mentre per tutte le ASP siciliane veniva rivisto un adeguamento al rialzo per importi uguali o maggiori 5 milioni di euro, l’ASP di Caltanissetta si è visto decurtare 5 milioni di euro a causa di un mero errore di comunicazione tra l’ASP e l’Assessorato, provocando una decurtazione delle risorse del personale di almeno 10 milioni di euro.

Dopo un’azione determinata da parte di questa conferenza dei Sindaci è stato possibile recuperare solo 2 milioni di euro di questo deficit, deficit che se pure venisse colmato nella sua interezzaa resterebbe sempre insufficiente a coprire le reali esigenze economiche per fornire le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini imposti e definiti dai LEA (Livelli essenziali di assistenza).

Auspichiamo che con l’incremento significativo del tetto di spesa si possano colmare queste gravi carenze per dare maggiore tranquillità ai medici ed infermieri che con grande abnegazione e spiccata professionalità hanno comunque garantito i servizi.

Ci aspettiamo, dunque, che si possano avviare le assunzioni di anestesisti, pediatri, chirurghi, cardiologi, infermieri, solo per citare alcuni esempi, per garantire la piena operatività dei reparti esistenti e quelli di nuova istituzione.

In questi anni abbiamo assistito ad innumerevoli incontri dai quali sono state proposte numerose azioni atte a migliorare i servizi sanitari nella provincia di Caltanissetta, finalizzate a ridurre la mobilità passiva, conseguenza di una mancanza di attività di pianificazione e di investimenti finalizzati a rendere attrattive le strutture ospedaliere della Provincia.

Purtroppo registriamo che le tante, troppe promesse non si sono mai tradotte in azioni concrete svilendo e snaturando il grande lavoro svolto dalla conferenza dei sindaci della provincia di Caltanissetta, che hanno sottratto tempo prezioso ad altre attività per dare la giusta attenzione ai servizi di assistenza sanitaria, lavorando di concerto e sinergia, senza farsi influenzare da svianti logiche campanilistiche, per raggiungere l’obbiettivo comune di garantire il diritto alla salute, obbiettivo che con nostro rammarico ancora oggi non è stato raggiunto, anzi, registriamo una reale riduzione dei servizi offerti anche se sulla carta i servizi non vengono soppressi, anzi risultano essere implementati.

Vigileremo su quanto richiesto, certi di trovare attenzione presso l’Amministrazione Regionale che ha già dato rassicurazioni rispetto ad un territorio con difficoltà di mobilità dovute a carenza di infrastrutture stradali, con l’insistenza di alcuni ospedali in aree ad alto rischio ambientale e per la collocazione geografica che riceve pazienti dalle provincie di Enna, Agrigento e Palermo.

Ci auspichiamo che si possa vedere una azione reale finalizzata a fornire rapidamente i servizi sanitari previsti e di attuare quelle piccole correzioni di alcune carenze segnalate nei vari ospedali per le loro specificità, attivando e/o potenziando i servizi per rendere operativi i DEA di I e II livello, aumentando magari qualche posto letto nelle aree disagiate o di creare un polo oncologico di eccellenza nelle aree ad alto rischio ambientale come previsto anche da specifiche norme di legge.

I Sindaci dei Comuni del Libero Consorzio di Caltanissetta

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