Arrivata la sentenza: Palermo retrocesso in serie C

La sentenza è arrivata. Palermo retrocesso all’ultimo posto della classifica del campionato di serie B appena concluso e quindi in serie C. E’ questa la sentenza del tribunale federale nazionale della Figc sull’illecito amministrativo contestato dalla Procura alla società siciliana. Il tribunale ha invece dichiarato inammissibile il deferimento nei confronti dell’ex presidente Zamparini.

Il collegio presieduto da Cesare Mastrocola si è pronunciato in merito alle accuse di falso in bilancio su quattro esercizi. La richiesta del procuratore federale Pecoraro era Palermo in ultima posizione e dunque Serie C.

Per l’ex patron Zamparini e per l’allora presidente del Collegio sindacale Morosi erano stati chiesti cinque anni di inibizione e la preclusione da incarichi federali, per l’ex presidente Giammarva due anni di inibizione.

Il Palermo risponde per responsabilità oggettiva e diretta dei capi di incolpazione elencati nel deferimento del procuratore Pecoraro e dell’aggiunto Chiné, con un’accusa di illecito amministrativo legata all’operazione Mepal-Alyssa. La Procura federale aveva contestato infatti la fittizietà della plusvalenza realizzata tramite la cessione del marchio, sul filone dell’inchiesta già condotta dalla Procura di Palermo.
Entro due giorni le parti (tra cui il Benevento, ammesso come terzo interessato) potranno fare ricorso in Corte d’appello, con un altro giudizio atteso in una decina di giorni. Inevitabile, dunque, lo slittamento dei play-off di almeno una settimana. Un problema per il Palermo, come scrive Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia in edicola, che nei primi di giugno perderà Puscas per l’Europeo Under 21 e i nazionali per le qualificazioni a Euro 2020, ovvero Nestorovski, Trajkovski e Aleesami quasi certamente.

Intanto, in mattina è giunta una nota del legale di Zamparini Enrico Maria Mancuso in cui vengono definiti “infondati” i rilievi formulati nei confronti dell’ex patron rosanero, nei confronti del Palermo e degli altri soggetti.
“Tali rilievi – spiega- sono infatti basati su una perizia di parte di un consulente della Procura di Palermo redatta nell’ottobre 2017. La perizia in questione è stata radicalmente smentita da una consulenza tecnica resa nel marzo del 2018 da tre esperti nominati dal Tribunale di Palermo nel procedimento conseguente alla richiesta della Procura di dichiarare il fallimento della U.S. Città di Palermo”. “Come si ricorderà, la richiesta della Procura – aggiunge – è stata rigettata dal Tribunale di Palermo il 29 marzo 2018, con decisione che si è fondata sulla consulenza tecnica degli esperti e che èormai divenuta definitiva”.

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